Giornata Mondiale delle Tartarughe: 200 milioni di anni di storia da salvaguardare

Oggi, 23 maggio, si celebra il World Turtle Day, la Giornata Mondiale delle Tartarughe. Una ricorrenza un po' particolare, istituita nel 2000 dall

Fine settimana in Capitanata: gli eventi di sabato 27 e domenica 28 settembre
Nessun coinvolgimento Mio e della mia azienda nell interdittiva antimafia
CAMERA DI COMMERCIO FOGGIA/UN PANNELLO INTERATTIVO PER MONITORARE L’ANDAMENTO DEL SISTEMA PRODUTTIVO DI CAPITANATA

Tartaruga marina

Oggi, 23 maggio, si celebra il World Turtle Day, la Giornata Mondiale delle Tartarughe. Una ricorrenza un po’ particolare, istituita nel 2000 dall’organizzazione americana American Tortoise Rescue, al fine di promuovere e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della tutela di queste antichissime creature che, come tante altre specie animali, rischiano di scomparire.
Le tartarughe sono presenti sulla Terra, infatti, da oltre 200 milioni di anni, ancora prima che facessero la loro comparsa i dinosauri, ma secondo le ultime stime oltre la metà di tutte le specie conosciute è a rischio estinzione.

Di chi è la colpa? Come sempre, un mix di cause, tra cui la perdita di habitat, l’inquinamento, il bracconaggio e i cambiamenti climatici in generale.

Ma quante sono le specie di tartarughe presenti sulla Terra? Secondo stime più o meno precise, nel mondo ci sarebbero oltre 360 specie tra tartarughe e testuggini, suddivise in tre grandi gruppi:

  • Tartarughe marine
  • Tartarughe d’acqua dolce
  • Testuggini terrestri

Tra quelle marine (7 specie sono inserite nella lista rossa dell’IUCN – Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), le più famose sono la Caretta caretta o tartaruga comune, la Chelonia mydas o tartaruga verde e la Dermochelys coriacea o tartaruga liuto.
Anche nel nostro Paese vivono sia specie marine che terrestri, in primis la Caretta caretta, che spesso nidifica anche sulle coste italiane, in particolare in Calabria, Sicilia e Sardegna. Al Sud è presente, seppur in forma più rara, anche quella verde, mentre è rara la presenza della liuto nei nostri mari.

Tra le tartarughe di acqua dolce ricordiamo la Emys orbicularis o tartaruga palustre europea e la Trachemys scripta o tartaruga dalle orecchie rosse/gialle, nativa degli USA ma entrata a far parte anche dei nostri ambienti. Tra le testuggini terrestri ricordiamo la Testudo hermanni o testuggine di Hermann, presente nel Centro-Sud e isole, la Testudo marginata o testuggine marginata, presente soprattutto in Sardegna, e la Testudo graeca o testuggine greca, presente raramente al Sud.

Perché istituire una giornata solo per loro? Perché la plastica, le reti da pesca, il traffico nautico e il cambiamento climatico sono nemici sempre più insidiosi, che minacciano la loro millenaria storia.
Negli ultimi anni, grazie a progetti di tutela, volontari e centri di recupero, sono aumentati i casi di nidificazione sulle coste italiane. Ricordiamo alcune regole semplici ma fondamentali: non disturbare i nidi, evitare rifiuti in spiaggia e segnalare tartarughe in difficoltà sono piccoli gesti che possono fare la differenza.

COMMENTI

WORDPRESS: 0