Accise, aumenta il gasolio ma la benzina non scende

La rimodulazione delle accise prevista dal recente decreto governativo, secondo l’Unione Nazionale Consumatori, si è tradotta in un aggravio per g

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La rimodulazione delle accise prevista dal recente decreto governativo, secondo l’Unione Nazionale Consumatori, si è tradotta in un aggravio per gli automobilisti, smentendo l’ipotesi di una “partita di giro” tra gasolio e benzina.

“Come temevamo, purtroppo, non è così: il gasolio è aumentato, mentre la benzina non è praticamente scesa”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’associazione. Secondo l’analisi condotta dall’Unc sui dati medi regionali giornalieri diffusi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in autostrada la riduzione della benzina self service è stata appena 0,1 centesimi al litro, contro un rincaro del gasolio di 1,5 cent.

Nell’analisi su scala nazionale, la benzina è calata di 0,4 cent, pari a 20 cent su un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è aumentato di 1,3 cent, con un aggravio di 66 cent.

“Abbiamo monitorato giorno per giorno i prezzi e sperato in un riallineamento successivo al decreto, ma il divario è rimasto invariato. È una vera e propria speculazione a danno di chi guida veicoli a benzina”, ha proseguito Dona.

I dati regionali evidenziano significative disparità. Il divario maggiore tra l’aumento del gasolio e la riduzione della benzina si registra in Calabria e sulla rete autostradale, entrambe con 1,4 cent al litro, seguite da Sardegna (1,2 cent) e da Emilia Romagna e Lombardia (1,1 cent). Per la sola benzina, Campania, Molise, Sicilia e le autostrade segnano riduzioni minime, di appena 0,1 cent.

Sul fronte dei rialzi del gasolio, i peggiori incrementi si registrano ancora in Calabria (+1,7 cent), Lombardia e Liguria (+1,6 cent), seguite da Puglia, Emilia Romagna, Sardegna e la rete autostradale (tutte a +1,5 cent).

L’Unc sottolinea infine che, a parità di consumi, il provvedimento potrebbe comunque generare un incremento degli incassi per lo Stato: “Nel 2024, secondo l’Aci, in Italia sono state vendute oltre 23,5 milioni di tonnellate di gasolio e 8,6 milioni di benzina. Anche scorporando i consumi degli autotrasportatori, è evidente che l’impatto fiscale sarà maggiore”.

Nel testo del decreto è previsto che “le maggiori entrate derivanti dalle variazioni delle aliquote” siano destinate al Fondo per il trasporto pubblico locale.

“Chiediamo al Mimit di fornire una stima dei maggiori incassi e di procedere a un adeguamento più equo, aumentando il taglio sulle accise della benzina”, ha concluso Dona.

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