Piano coste. Paolo Campo:”bisogna garantire l’effettivo diritto d’accesso alle spiagge, che sono un bene comune pubblico”

La regolamentazione della gestione delle coste è tema tanto strategico quanto delicato, la cui definizione necessita di un confronto amministrativo

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La regolamentazione della gestione delle coste è tema tanto strategico quanto delicato, la cui definizione necessita di un confronto amministrativo e politico tra tutti gli attori istituzionali e i portatori d’interesse pubblici e privati.
È questo il percorso da avviare e perseguire, con intelligenza ed efficienza, evitando scorciatoie o fughe in avanti a pochi mesi dal termine della legislatura. Peraltro, su un tema che non è parte del programma elettorale e di governo della coalizione guidata da Michele Emiliano.
Comprendo benissimo quali siano i problemi che gli amministratori comunali sono costretti ad affrontare, anche, forse soprattutto, a causa delle incertezze generate dalla poca chiarezza del quadro normativo nazionale.
Per il Partito Democratico, ciò vale particolarmente sull’interpretazione delle differenze, sostanziali e non banali, tra spiagge libere con servizi e spiagge in concessione come sull’eventuale incremento della percentuale di costa affidata in concessione ai privati.
Partendo dal presupposto che bisogna garantire l’effettivo diritto d’accesso alle spiagge, che sono un bene comune pubblico, questi ed altri problemi non possono essere risolti da proposte tecniche elaborate senza alcun confronto politico o con un limitato e affrettato dialogo tra gli uffici regionali e alcuni sindaci.

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