Dieci chilometri di marcia sventolando i simboli e i colori della pace, ovvero dalla Comunità Emmaus, alle porte di Foggia, fino all'Aeroporto mil

Dieci chilometri di marcia sventolando i simboli e i colori della pace, ovvero dalla Comunità Emmaus, alle porte di Foggia, fino all’Aeroporto militare di Amendola, una delle principali basi operative della Nato in Italia, che ospita due cacciabombardieri F35 ed è centro di comando-controllo dei droni, armi “disumanizzate e disumanizzanti” sempre più impiegate negli scenari bellici.
È la XII Marcia per la Pace Emmaus-Amendola, che quest’oggi ha chiamato a raccolta centinaia di pacifisti, il cui cammino si è concluso proprio dinanzi alla base militare (che è anche centro di addestramento per piloti di varie Forze aeree, comprese quelle di Israele): qui è stato realizzato un flash mob durante il quale i partecipanti, dopo il suono della sirena di un attacco aereo, si sono sdraiati a terra, inermi e immobili, per un minuto.La Marcia 2025 è stata dedicata a papa Francesco e alla sua eredità morale e spirituale (“La guerra è una follia, un fallimento dell’umanità”). A camminare al fianco dei manifestanti c’era anche padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-San Giovanni Rotondo-Vieste: “L’ultimo sviluppo tra Pakistan e India lascia veramente perplessi, e poi l’aggravarsi della situazione in Medioriente, con il silenzio delle istituzioni europee e di chi ha in mano le redini del mondo è un vero tradimento della pace”, ha commentato il prelato ai presenti.

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