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«LE ULTIME automobili, in ordine di tempo, rubate e cannibalizzate risalgono al giorno della ricorrenza delle Liberazione d’Italia: cinque automobili di marche diverse nuove di pochi mesi, ridotte a scheletri sfigurati ormai inservibili e abbandonate in aperta campagna. L’unica consolazione, si fa per dire, è che non sono state bruciate evitando l’ulteriore danno dell’inquinamento del suolo».
A DENUNCIARE l’ennesimo misfatto compiuto dai “soliti ignoti” nei confronti di privati cittadini e contro il creato, Giuseppe Marasco, comandante del Corpo delle Guardie ambientali volontarie “Civilis” nonché consigliere comunale a Manfredonia, che da anni ormai, assieme ai suoi uomini, conduce una ferrea e strenua lotta a tutto ciò che viene abbandonato illecitamente nei luoghi pubblici, causa di gravi danni alla salubrità dell’ambiente. Più che un servizio civile del tutto volontario, è una missione che Marasco conduce con ferrea passione e consapevolezza di fronteggiare un danno per l’ambiente e la salute delle persone. Un forte supporto alle forze dell’ordine che apprezzano l’impegno dei volontari “Civilis” in una lotta senza quartiere, ma a quanto pare, sfuggente.
«ORMAI si incontra di tutto e nei luoghi più impensabili – rileva sgomento –: rifiuti di ogni genere dai casalinghi agli industriali, automobili in prima linea, spesso anche di importazione da regioni limitrofe senza esclusione alcuna: Una scoperta orribile continua, con la realtà che supera la fantasia. Occorre – avanza – affrontare il problema che sta diventando sempre più ingovernabile e pesante. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma non basta. Occorrono misure e interventi mirati e massivi per fermare un fenomeno che va oltre ogni immaginazione».
I DATI del fenomeno sono quanto mai preoccupanti. «La provincia di Foggia in fatto di furti d’auto – rivela Marasco – è terza in Italia dopo la BAT (Barletta-Andria-Trani) e Napoli. Nel 2024 i furti d’automobili sono aumentati del 13% rispetto al 2023 con un incremento del 12 per cento a livello provinciale. Di queste solo il 35% dei veicoli rubati viene ritrovato, mentre il restante 65% viene smontato per la vendita dei pezzi anche attraverso canali illegali, con consistenti guadagni. Gli arresti per furti d’auto sono rari e le indagini, alquanto dispendiose, non portano a risultati concreti anche per la scarsa collaborazione da parte delle comunità locali. I riflessi sulla economia – analizza Marasco – è notevole: aumento dei costi delle assicurazioni, parcheggi nei box sempre più costosi e naturalmente esborso di denaro per l’acquisto di una nuova automobile».
NON MENO allarmanti sono in dati sull’abbandono dei rifiuti in provincia di Foggia che costituiscono una grave emergenza ambientale. Dal 2006 al 2024 sono state sequestrate ben oltre 600.000 tonnellate di rifiuti, equivalenti a 24.726 tir che messi in fila coprono 300 chilometri. Gli interventi messi in atto hanno portato al sequestro di oltre 6,5 milioni di tonnellate di rifiuti e portato a 269 arresti e 754 denunce. «Ma il fenomeno – annota Marasco – è in costante movimento. Numerose associazioni culturali hanno chiesto al Governo di riconoscere la provincia di Foggia sito di interesse nazionale da bonificare come già si è fatto per altre aree nazionali».
Michele Apollonio

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