Gli auguri di Pasqua giungano alle mie concittadine e ai miei concittadini: a quelli che vivono a Manfredonia, a quelli che sono stati costretti d
Gli auguri di Pasqua giungano alle mie concittadine e ai miei concittadini: a quelli che vivono a Manfredonia, a quelli che sono stati costretti dal lavoro a costruire la vita altrove, quelli che hanno scelto di allontanarsene per indagare un altro pezzo d’Italia o di mondo,
magari, perché no, con la prospettiva di tornare.
La Pasqua è passaggio, è la capacità di andare oltre, è la speranza di rinascita.
La Pasqua é cercare per poi ritrovare ‘l’ Alba dentro l’ imbrunire, con grande senso di responsabilità.
La Pasqua è resilienza, non aver paura di fermarsi, ma rialzarsi con il coraggio e la certezza di poter proseguire la navigazione in mare, sicuri di raggiungere la riva.
La Pasqua è cambiamento, ci spinge a stare scomodi per ritrovarci migliori; è spezzare il pane insieme e condividerlo specie con chi é più fragile; è ricordare che tutti gli esseri umani a qualunque latitudine sono nostri fratelli e sorelle.
In questo tempo storico ferito dalla guerra, la Pasqua è una rivoluzione gentile e determinata; in questa città abitata da conflitti la Pasqua è una rivoluzione gentile e determinata.
Nelle nostre famiglie che tutti, ognuno a modo suo, anche nelle difficoltà, teniamo insieme con la fatica dell’equilibrio e della responsabilità, la Pasqua è una rivoluzione gentile e determinata.
Auguro gentilezza e determinazione a ognuno di noi.
Buona Pasqua, Manfredonia.
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