Manfredonia, polemica sulle indennità: accuse di aumenti eccessivi, la giunta si difende e rilancia

Nuova polemica politica a Manfredonia sulle indennità degli amministratori comunali. Il consigliere di opposizione Vincenzo Di Staso ha sollevato cr

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Nuova polemica politica a Manfredonia sulle indennità degli amministratori comunali. Il consigliere di opposizione Vincenzo Di Staso ha sollevato critiche sui presunti “aumenti vertiginosi” delle retribuzioni del sindaco e della giunta, denunciando una disparità tra i sacrifici richiesti alla cittadinanza e l’adeguamento economico dei vertici dell’amministrazione. La replica del governo cittadino non si è fatta attendere, smentendo le affermazioni di Di Staso e ribaltando le accuse: “L’adeguamento era previsto per legge e lo ha votato anche lui”.

L’accusa: “Aumenti eccessivi per sindaco e giunta”

Secondo Di Staso, l’amministrazione guidata dal sindaco Domenico La Marca avrebbe dato priorità ai propri interessi economici, aumentando sensibilmente le indennità rispetto alla precedente gestione. Il consigliere sottolinea come, sotto il governo dell’ex sindaco Gianni Rotice, l’indennità del primo cittadino fosse pari a circa 3.300 euro lordi mensili, mentre oggi La Marca percepisce circa 6.200 euro, quasi il doppio. Anche gli assessori avrebbero beneficiato di incrementi significativi, con un compenso passato da 2.049 euro nel 2022 a 3.726 euro nel 2024.

Di Staso evidenzia inoltre come la spesa per la giunta sia cresciuta ulteriormente a causa dell’aspettativa imposta agli assessori, che ha comportato un esborso aggiuntivo di 10.000 euro in soli tre mesi per il pagamento dei contributi previdenziali. “Si chiedono sacrifici ai cittadini, si rimandano le soluzioni ai problemi dell’ASE, delle strisce blu e delle assunzioni dei vigili urbani, ma per l’aumento delle indennità si è trovata subito una soluzione” ha attaccato il consigliere.
La replica della giunta: “Adeguamenti previsti per legge e votati anche da lui

L’amministrazione La Marca ha risposto con fermezza alle accuse, smentendo la ricostruzione dell’opposizione e chiarendo che l’adeguamento delle indennità non è una scelta politica, ma una misura stabilita dalla Legge di Bilancio 2022, che ha previsto incrementi per tutti i comuni italiani. A conferma di ciò, la giunta ha sottolineato che la determina che ha sancito gli aumenti è stata approvata il 23 dicembre 2022, quando lo stesso Di Staso era in maggioranza.

La giunta ha poi citato un verbale della I Commissione Consiliare Permanente, datato 21 novembre 2024, in cui Di Staso non solo non si oppone all’aumento delle indennità, ma si lamenta che le sue e quelle degli altri consiglieri comunali non siano state adeguate allo stesso livello. “Il problema per lui non è ridurre la spesa pubblica, ma ottenere un aumento più cospicuo per sé e per i consiglieri” attaccano dalla maggioranza.

Lo scontro tra opposizione e amministrazione evidenzia ancora una volta le tensioni nel consiglio comunale di Manfredonia. Se da un lato Di Staso denuncia scelte inopportune in un periodo di difficoltà economiche, dall’altro la giunta La Marca ribatte con documenti alla mano, respingendo ogni accusa e accusando il consigliere di incoerenza.

Intanto, i cittadini assistono a un botta e risposta che infiamma il dibattito politico locale, con il nodo delle indennità che si aggiunge alla lista delle questioni irrisolte su cui l’opposizione promette battaglia.

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