Una dieta con frutta, caffè, vino e cioccolato riduce i rischi di sindrome metabolica

Una dieta ricca di prodotti come uva, fragole, acai', arance, cioccolato, vino e caffè può ridurre il rischio di sindrome metabolica fino al 23%,

Manfredonia, maxi tartaruga nelle reti un peschereccio
I bagnanti dicono basta ai mozziconi sulle spiagge.
Previsione meteo Puglia giovedì, 14 dicembre

Alimenti

Una dieta ricca di prodotti come uva, fragole, acai’, arance, cioccolato, vino e caffè può ridurre il rischio di sindrome metabolica fino al 23%, secondo i risultati di uno studio che ha coinvolto oltre 6mila brasiliani, il più grande al mondo ad associare gli effetti del consumo di polifenoli alla protezione contro i problemi cardiometabolici. Un articolo sullo studio è stato pubblicato sul Journal of Nutrition. La sindrome metabolica, un insieme di anomalie metaboliche e alterazioni ormonali, è il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. I polifenoli sono composti bioattivi con note proprieta’ antiossidanti e antinfiammatorie. “Questa e’ una buona notizia per le persone a cui piacciono frutta, cioccolato, caffè e vino, tutti ricchi di polifenoli.Sebbene il legame tra consumo di polifenoli e riduzione del rischio di sindrome metabolica fosse gia’ stato identificato in studi precedenti, non era mai stato verificato prima in un campione di studio cosi’ ampio (6.378 persone) e per un periodo cosi’ lungo (otto anni). I nostri risultati in questo studio non lasciano spazio a dubbi: promuovere diete ricche di polifenoli può essere una strategia preziosa per ridurre il rischio di malattie cardiometaboliche e prevenire la sindrome metabolica””, ha affermato Isabela Bensenor, coautrice dell’articolo e professoressa presso la facoltà di medicina dell’Università di San Paolo (FM-USP) in Brasile. I dati analizzati nello studio sono stati recuperati da ELSA-Brazil, un’indagine longitudinale sulla salute degli adulti che ha monitorato dal 2008 circa 15mila dipendenti pubblici impiegati da sei università e istituti di ricerca brasiliani, con finanziamenti del ministero della Salute e del Consiglio nazionale per lo Sviluppo scientifico e tecnologico, un ramo del ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione.

COMMENTI

WORDPRESS: 0