Nemmeno le ultime piogge salvano gli invasi del Foggiano. “Abbiamo autonomia idrica ancora per 4 mesi”

Qualcuno pensava che le ultime piogge della settimana scorsa e la prima neve caduta sulle vette del Molise avrebbero sortito effetti positivi per

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Dalla prossima settimana la diga di Occhito non avrà più l'acqua necessaria  per soddisfare le esigenze irrigue della provincia di Foggia - Norba Online

Qualcuno pensava che le ultime piogge della settimana scorsa e la prima neve caduta sulle vette del Molise avrebbero sortito effetti positivi per le riserve d’acqua del Foggiano. Invece nulla. La situazione negli invasi del Consorzio per la Bonifica della Capitanata sono sempre più a secco, gravissima la situazione a Occhito, il bacino che garantisce il potabile a tutta la provincia.“Abbiamo un’autonomia idrica ancora per 4 mesi – spiega preoccupato il presidente del Consorzio Giuseppe De Filippo – dopo di che se non dovesse piovere sarà l’apocalisse. Le ultime piogge non hanno sortito nessun effetto ai nostri invasi. Per vedere un miglioramento bisogna aspettare le piogge durature, il ripetersi delle precipitazioni con piogge che vanno dai 30 ai 50 mm. Ci aspettavamo le grandi piogge autunnali a novembre ma a quanto pare non ce ne saranno. Speriamo in un inverno piovoso. Siamo molto preoccupati non solo per l’agricoltura, che sta vivendo il dramma più grande,  ma anche per il potabile. Guardate le immagini che state trasmettendo, guardate come  si presenta oggi l’invaso di Occhito. C’è poco da stare allegri”.

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