Spray anti-aggressione: boom di vendite tra insegnanti e casalinghe pugliesi

Un regalo originale per la figliola che compie 18 anni o per la moglie che frequenta i mezzi pubblici, l’insegnante che teme le reazioni dei suoi

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Spray anti-aggressione: boom di vendite tra insegnanti e casalinghe pugliesi

Un regalo originale per la figliola che compie 18 anni o per la moglie che frequenta i mezzi pubblici, l’insegnante che teme le reazioni dei suoi studenti o per la compagna molestata dal suo collega di lavoro ? Lo spray antiaggressione. E sì, cambiano i tempi e cambiano anche i regali ed i sistemi di autodifesa personale. Altro che revolver o pistole semiautomatiche. Alle tradizionali armi corte da fuoco, infatti, in Puglia (ma non solo qui) c’è una corsa invece a quelle cosiddette «vegetali». Un esempio? Il peperoncino. A spray ovviamente.

Sia ben inteso, si tratta si spray autorizzati come mezzi di autodifesa e come tali disciplinati dal Decreto 12 maggio 2011, n. 103 del Ministero dell’Interno: la bomboletta o la «penna» anti-scippo, hanno un getto conico di circa cinque metri. Il principio attivo presente negli spray, è l’estratto naturale di peperoncino denominato «oleoresin capsicum» (con una concentrazione del 10%) e può rendere innocuo qualunque aggressore di taglia media per circa 30 minuti. Questa sostanza crea una momentanea irritazione sulla pelle e sulle mucose con cui viene a contatto. Nel caso del viso provoca tosse forte, lacrimazione degli occhi, abbondante produzione di muco nasale e un bruciore intensissimo. Dopo diversi minuti dalla contaminazione gli effetti passano senza lasciare nessuna traccia e nessun danno, sia sulla persona che sui suoi abiti.

In Italia, dopo un decreto ministeriale in vigore dal 9 gennaio 2012, lo spray si compra in armeria, farmacia e supermarket. L’obbligo è avere più di 16 anni.

«Negli ultimi mesi, al Sud e in Puglia in particolare, abbiamo registrato un incremento di oltre il 20% nelle vendite online», spiega Marco Busin, titolare della Defence System 2.0, società con sede a Modena, leader nel settore della distribuzione di strumenti di protezione e difesa personale. E, proprio con la sua azienda, Busin gestisce da oltre 20 anni la vendita di spray al peperoncino per il mercato italiano. Ha contribuito alla sua legalizzazione e conosce molto bene la differenza tra ciò che è legale e ciò che non lo è. Per Busin «il target di chi utilizza è le bombolette è prettamente femminile, gli uomini lo acquistano sopratutto come regalo». «E va ricordato che non sempre è consigliabile acquistare le bombolette su siti stranieri, perché spesso non rispettano i limiti e i requisiti per un utilizzo legale previsti dalla normativa italiana, e possono essere considerate armi».

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