Confagricoltura Foggia: Pasqua difficile per allevatori ovicaprini, con vendite crollate.

La Pasqua si annuncia estremamente difficile per gli allevatori di ovicaprini. Ristorazione, turismo, agriturismo, enoteche, mercati: tutti i canali d

VACCINI ANTICOVID, AGGIORNAMENTO 18 AGOSTO
Tempesta di vento e pioggia sul Gargano: downburst spazza via tutto, “sembrava la fine del mondo”
Sul Gargano, 221mila euro per interventi di adattamento ai cambiamenti climatici

La Pasqua si annuncia estremamente difficile per gli allevatori di ovicaprini. Ristorazione, turismo, agriturismo, enoteche, mercati: tutti i canali di vendita connessi e trainati dalle festività pasquali – l’appuntamento clou del settore – sono completamente fermi, così come l’export. Lo sottolinea Confagricoltura Foggia che sta monitorando attentamente l’andamento del settore.

“Non dimentichiamo che la pastorizia è comparto di lunga tradizione e altrettanto valore per l’economia agricola nazionale – pone in evidenza Confagricoltura Foggia -. In questi giorni dovrebbero fioccare gli ordinativi per le carni di agnello e capretto con il 90% di nascite e crescite programmate proprio per il periodo pasquale. Nel Paese si contano 2,8 milioni di ovini e 150mila di caprini allevati”.

“Il momento difficile in cui ci troviamo si deve superare anche mantenendo vive le tradizioni e preferendo il made in Italy. In questi giorni cruciali – chiede Confagricoltura Foggia – sarebbe opportuno che il ministero delle Politiche agricole prevedesse lo stanziamento di risorse per la realizzazione di un’immediata campagna promozionale, rivolta in particolare al canale della GDO e finalizzata a incentivare il consumo dell’agnello IGP”.

Confagricoltura Foggia sollecita interventi straordinari a livello europeo e nazionale, per misure di sostegno urgenti. Ad esempio, occorre valutare la possibilità di finanziare misure di ammasso privato e pubblico per l’eccesso di offerta; ed anche la possibilità di realizzare bandi per l’acquisto del prodotto da distribuire a favore degli indigenti.

“Le vendite sono ferme ma la produzione continua, così come i costi – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – Gli animali non si possono fermare, vanno nutriti e continuano a fare latte, e questo porta ad un esubero di prodotti”.

Riflessioni per la prossima Pasqua: perché mangiare l'agnello ...

COMMENTI

WORDPRESS: 0