In genere si pubblica uno stato su FB per dichiarare la propria soddisfazione per aver raggiunto un traguardo o conseguito una vittoria (piccola o gr
In genere si pubblica uno stato su FB per dichiarare la propria soddisfazione per aver raggiunto un traguardo o conseguito una vittoria (piccola o grande che sia). A me tocca invece dichiarare una sconfitta e forse qualcuno se la starà anche ridendo (che rida pure, finché può, buon pro gli faccia).
Dunque, come consigliere comunale sono componente della commissione elettorale che avrà il compito di designare gli scrutatori per la consultazione referendaria del prossimo 17 apr…ile. Da subito, con altri, mi sono adoperata affinché l’individuazione degli scrutatori non avvenisse “per nomina diretta” ma per sorteggio tra tutti gli iscritti all’apposito albo comunale. La qual cosa certamente non equivale a mettere nelle mani della “fortuna” le sorti della democrazia (il sorteggio avviene tra tutti gli iscritti all’albo, cui non si accede in maniera casuale ma previa verifica del possesso dei requisiti di legge) ma mira solo a sottrarre la designazione degli scrutatori ad ogni possibile strumentalizzazione e/o sospetto di esercizio di “clientelismo partitico” (chi mai, infatti, si sentirebbe di giurare sulla maggiore preparazione e competenza dei “nominati” rispetto agli altri?).
Ebbene questa opinione, condivisa e portata avanti dal Partito Democratico, non ha trovato l’assenso degli altri rappresentanti delle forze politiche della coalizione di maggioranza, favorevoli alla designazione “per nomina” degli scrutatori. Tale posizione è certo conforme a quanto previsto dalla legge (ed io, lo dico a scanso di qualsiasi equivoco, mi atterrò a quanto deciso dalla maggioranza) ma, dal mio punto di vista, è sbagliata e controproducente.
Io penso che chi è designato scrutatore non debba sentirsi o essere visto come il beneficiario di una elargizione di natura assistenziale (su ben altre leve si deve agire per fronteggiare il disagio sociale derivante dalla crisi economica) ma debba sentirsi investito di una funzione importantissima per la democrazia, da svolgere con impegno e serietà; e che vada tenuto libero da qualsiasi forma e sospetto di clientelismo, anche involontario o in buona fede, per cui sono “IO” che decido, sebbene in un elenco di idonei, “CHI SI E CHI NO”. Qui si corre il rischio di giocare con la disperazione della gente. Ed è un gioco che a me non piacerebbe per niente, non mi farebbe sentire importante e che, se la devo dire tutta, potrebbe essere degradante per chi lo volesse praticare, ancor prima che per i beneficiari delle “nomine”.
false


COMMENTI