L'assessora Palumbo lascia la giunta

La giunta Riccardi perde un pezzo. Si è infatti dimessa dell’incarico di assessora al territorio e ambiente, Elisabetta Palumbo. Per <sopraggiunti

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La giunta Riccardi perde un pezzo. Si è infatti dimessa dell’incarico di assessora al territorio e ambiente, Elisabetta Palumbo. Per <sopraggiunti motivi personali, che mi impediscono di svolgere a pieno e con serenità questo compito che comporta un impegno continuo e responsabile>. E’ la formula con la quale l’ex assessora ha comunicato al sindaco Angelo Riccardi di mollare. <Ritengo quindi corretto e doveroso> spiega Palumbo <restituire la delega affidatami, consapevole di aver affrontato tutti gli impegni con umiltà e correttezza e restando, ad ogni modo, a disposizione dell’Amministrazione, per quello che mi sarà possibile>.
Le dimissioni di Elisabetta Palumbo sono state naturalmente accettate dal sindaco Riccardi che ha dichiarato di voler tenere per sé le deleghe della dimissionaria assessora che il ogni caso ha ringraziato per l’attività svolta, riservandosi di decidere sulla sostituzione. < In questo momento non ho la minima fretta di conferire, eventualmente, l’incarico assessorile vacante a chicchesia. Vedremo più avanti e, dopo le valutazioni del caso, faremo le scelte che saranno più opportune per la nostra città>.
Un fulmine a ciel sereno nel non certo tranquillo apparato amministrativo che siede a Palazzo San Domenico? Non proprio. Il responso delle elezioni di nove mesi fa tenute per eleggere i nuovi organi amministrativi della città, per tanti aspetti ha creato non poche situazioni in qualche modo enigmatiche. Emblematici sono le uscite e le entrate di alcuni consiglieri per effetto di ricorsi al Tar. Giovedì 18 il consiglio comunale ratificherà l’entrata in Consiglio del “nuovo” consigliere comunale Angelo Salvemini per effetto del ricorso nei confronti della “collega” Addolorata Zammarano; mentre si attende l’esito del ricorso presentato da un altro candidato che ritiene di essere stato danneggiato dagli scrutini seguite alle lezioni del maggio scorso. A questo gioco di entgate-uscite non è rimasto indenne lo stesso esecutivo: l’assessora Palumbno è infatti subentrata alla “collega” Armiento dimissionaria dopo appena alcuni giorni.
L’abbandono della Palumbo, di una assessora aggiunge un parametro in più da tenere in conto nella sostituzione. Anche per questa ragione, probabilmente, il sindaco si è riservato di decidere. Ma non sarà di certo quella la preoccupazione maggiore nella scelta del nuovo componente della squadra di governo. Che per la verità non ha mai goduto, nel suo insieme, grande considerazione da parte di chi è fuori dal Palazzo, vale a dire il popolo, la gente che si aspetta iniziative serie volte a dare risposte concrete ai problemi di base del territorio. E’ opinione alquanto diffusa non solo negli ambienti della politica locale, che non sono pochi gli assessori che dovrebbero seguire l’esempio della Palumbo. In specie di quelli che non sono arrivati in Municipio sospinti da un voto popolare e ancor più privi di un riferimento politico. Sarebbe oltremodo importante ancorchè doveroso che ciascun assessore, per la parte di competenza, pubblicasse sul sito istituzionale del Comune, un resoconto del proprio lavoro ad un anno ormai dal rispettivo insediamento.
La sostituzione dell’assessora dimissionaria potrebbe essere l’occasione per attuare quel rimpasto spesso sussurrato non tanto a bassa voce. Una operazione non certo facile a meno che non si ricorra a soluzioni rivoluzionarie oggettivamente valide e dunque coraggiose.
Michele Apollonio

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