Un gruppo di associazioni tra cui Lions Club, Rotary Club, Società Storia Patria, Avis e Università della Terza Età, hanno indetto una conferenza sta
Un gruppo di associazioni tra cui Lions Club, Rotary Club, Società Storia Patria, Avis e Università della Terza Età, hanno indetto una conferenza stampa per esprimere la propria preoccupazione circa le notizie di un eventuale declassamento dell’ospedale di Manfredonia. In coro hanno ribadito il dissenso a tale decisione che considerano scellerata e invitano la politica locale ad alzare la voce nelle sedi preposte. “Troppo silenzio, ci stanno chiudendo l’ospedale e nessuno dei nostri rappresentanti istituzionali si fa sentire. Siamo altresì consapevoli che la spesa sanitaria è la maggiore voce del bilancio dell’ente regionale, sappiamo senz’altro che già i predecessori dell’attuale presidente, nonché assessore alla Sanità ad interim, dopo gli anni della spesa pubblica senza limiti, sono stati richiamati ad un controllo dei conti avviando una serie di piani di riordino sanitario con tagli e riduzioni di spesa notevoli; sappiamo però, che questi tagli hanno già pesantemente toccato l’ospedale di Manfredonia. Per tale motivo riteniamo che l’ulteriore depotenziamento dell’ospedale di Manfredonia desti ancora maggiori preoccupazioni: l’ospedale San Camillo De Lellis ha già partecipato allo sforzo regionale di risanamento delle casse pubbliche”. Con una lettera inviata a tutti i rappresentanti istituzionali le associazioni chiedono di risolvere la questione . “Manfredonia, dal canto suo, nei periodi estivi vede addirittura moltiplicare esponenzialmente la normale utenza ospedaliera presso un San Camillo già oberato dall’imponente bacino di utenza degli abitanti delle cittadine di Manfredonia, Monte Sant Angelo Mattinata, Vieste e Zapponeta, oltre che dalla grandissima presenza di extracomunitari stagionali impegnati nei comparti dell’agricoltura e del turismo. Adesso però è arrivato il momento di dire basta. Le nostre associazioni ed organizzazioni, parti pulsante della comunità, tutte insieme lanciano un grido di allarme fermo, deciso e perentorio sull’argomento. Chiediamo a tutti coloro che hanno responsabilità politiche ed amministrative, e che ci rappresentano, di non dimenticarsi del diritto alla salute dei cittadini.
false


COMMENTI