Da martedì 8 dicembre nella nostra città, Manfredonia, c’è un fascio di luce a 360°che spazza il buio della notte; è lo stesso fascio che fino a quel
Da martedì 8 dicembre nella nostra città, Manfredonia, c’è un fascio di luce a 360°che spazza il buio della notte; è lo stesso fascio che fino a quel giorno, dal lontano 1999, era un fascio che illuminava solo il mare, che si rivolgeva solo ai naviganti e che a volte segnalava loro un pericolo da evitare o semplicemente la via per rientrare a casa.
Il Sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella e l’Amministratore unico dell’Agenzia del Turismo, Saverio Mazzone hanno “riacceso” simbolicamente il Faro; di fatto sono stati rimossi i pannelli che impedivano al fascio luminoso di attraversare la città. Il Faro conserverà questa funzione fino al 6 gennaio 2016.
Tutto ciò è nato dall’idea del presidente Bruno Mondelli con la sua associazione Arte in Arco, da tempo attiva nel consolidamento e nella promozione delle tradizioni locali, accolta e patrocinata dal Comune di Manfredonia e dall’Agenzia del Turismo; è stato reso possibile grazie all’appoggio del reggente del faro, Ottavio Greco e autorizzata dal Comandante di Fregata Carlo Salvati della Marina Militare di Taranto.
I pannelli oscuranti furono montati nel 1999 perché ritenuti invadenti e causa di esaurimenti; sono dunque più di quindici anni che il raggio di luce del Faro non entrava in città. L’operazione s’inserisce anche nel percorso complessivo di recupero e valorizzazione della memoria cittadina, che l’attuale Amministrazione ha posto tra i pilastri del proprio mandato, e di cui il mare, il porto e il Faro non possono non rappresentare un elemento fondante.
La serata è stata allietata dai fuochi pirotecnici e dall’esibizione del gruppo Asd Folk Sipontino, con le “Tarantelle Sepuntine” accompagnate da buonissime pettole e un buon bicchiere di vino.
Un ricco buffèt è stato offerto a tutti i convenuti.
Si ricorda che la stessa associazione Arte in Arco organizza, per tutto il periodo considerato (dall’8 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016), delle visite guidate al Faro di Manfredonia e alla sua terrazza panoramica (informazioni e prenotazioni allo 0884 536153).
Ma parliamo un po’ più intimamente di lui:
Il faro di Manfredonia, con ottica rotante e la cui portata è di ben ventitrè miglia marine, rappresenta pur sempre un simbolo della nostra città, della sua naturale inclinazione verso il mare, del suo volersi spingere sempre oltre l’orizzonte visibile.
Novanta gradini di una scalinata a chiocciola. E’ la distanza che separa la Manfredonia che tutti conosciamo da quella che davvero in pochi hanno visto. La visuale inedita è quella che si gusta e si assapora ogni istante dalla sommità del faro: un elemento funzionale per la navigazione, fondamentale sino all’avvento della tecnologia, ma anche un posto che può essere visitato da tutti seppur pochi lo sappiano.
Passa il tempo ma resta il mito del faro. La durezza della vita sfocia nel romanticismo, la tempesta diventa metafora d’altro. Per questo i fari sono diventati oggi anche mete turistiche, attrazioni. Perché i fari sono alti, misteriosi, solitari, certamente affascinanti.
Francesca Finizio
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