Sempre più incerto il futuro dei 55 dipendenti della Solage di Manfredonia, la fabbrica del gruppo Bontempi specializzata in arredo e complementi di
Sempre più incerto il futuro dei 55 dipendenti della Solage di Manfredonia, la fabbrica del gruppo Bontempi specializzata in arredo e complementi di arredo per la casa Dal 28 novembre scorso l’azienda che ha beneficiato dei fondi del contratto d’area ha chiuso i cancelli mettendo in mobilità i lavoratori che a turno presidiano lo stabilimento da dove non faranno uscire nessun macchinario. I problemi iniziano nel 2012 con la fusione delle varie aziende del gruppo, un passo che ha creato un cumulo di debiti ( si parla di oltre 40 milioni) e continuano nel 2013 a causa del passaggio generazionale che ha incrinato i rapporti tra le famiglie Ripanti e Bontempi. In questo caso la crisi non c’entra perchè il sito di Manfredonia è l’unico produttivo in Italia che ha sempre avuto commesse. A marzo 2013 l’azienda ha chiesto e ottenuto il concordato preventivo in continuità, presentando il piano concordatario che doveva prevedere solo alcuni tagli del personale e non la chiusura, ma soprattutto doveva congelare il debito. Nel frattempo è nata una nuova società: la Be4 Living, gestita direttamente dalla famiglia Bontempi che ad aprile 2014 ha rilevato lo stabilimento di Camerano (Ancona) e ha deciso di chiudere quello di Manfredonia. La FIOM CGIL con il segretario provinciale Ciro Di Gioia e il rappresentante locale, Nicola Pasqua ha sollecitato più volte un incontro, ma al momento tutto tace. Anche il sindaco di Manfredonia e la Regione Puglia hanno invitato la Bontempi a presentare il Piano aziendale che non prevedesse la chiusura ma solo la riduzione del personale. Ad oggi non è stato presentato. E i 55 lavoratori della Solage continuano lo stato di agitazione: questa mattina nuovo sit-in davanti ai cancelli per mantenere alta la guardia sull’ennesima brutta storia del contratto d’area.
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