“Ripartiamo dallo sport, come palestra di vita, benessere e sviluppo”: il secondo cantiere “Manfredonia 2020” di Gaetano Prencipe

Grande partecipazione ieri al LUC  per l’avvio del secondo dei cantieri previsti dal Comitato Gaetano Prencipe Sindaco. La costruzione del  “Progetto

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Grande partecipazione ieri al LUC  per l’avvio del secondo dei cantieri previsti dal Comitato Gaetano Prencipe Sindaco. La costruzione del  “Progetto Manfredonia 2020” continua senza sosta alla ricerca di spunti di riflessione e di dibattito nelle diverse tematiche, che rendano i cittadini protagonisti del futuro della nostra città.

In una sala gremita in ogni spazio,  un pubblico di atleti, di sportivi e di dirigenti e rappresentanti di associazioni sportive ed educative,  ha ravvivato e reso estremamente fattivo il dibattito sul tema.

Ripartire dallo sport è significato innanzitutto dare voce alle tantissime persone che a Manfredonia, pur tra mille difficoltà,  sono quotidianamente impegnate con passione, dedizione e caparbietà in ogni disciplina sportiva  per rendere lo sport, senza graduatorie di importanza tra le varie discipline,  uno strumento di educazione e formazione delle giovani generazioni ed uno stile di vita salutare da proporre a tutti i cittadini.

Dal dibattito è emersa anche l’importanza che può avere lo sport come attrattore turistico, visto il grande successo avuto negli scorsi anni con l’organizzazione a Manfredonia di alcuni eventi di rilievo nazionale e internazionale, così come la disponibilità di atleti e associazioni di rappresentare e far conoscere la città nelle tante manifestazioni cui sono chiamati a partecipare in Italia ed all’estero.

Non sono mancate le note dolenti, a partire dalla nota carenza di strutture sportive rispetto al numero dei richiedenti e la necessità che quelle esistenti vengano adeguate alle necessità; all’assenza di contributi ed, in generale, alla mancanza di un vero sostegno verso il settore da parte dell’amministrazione; etc..

La discussione si è però orientata soprattutto in termini propositivi sul contributo che lo sport può dare per la rinascita della città e sugli strumenti da mettere in campo in questa direzione.

Particolare interesse ha riscosso l’idea della costituzione di una fondazione per lo sport, lanciata da Gaetano Prencipe e dagli atleti che hanno collaborato con lui alla buona riuscita dell’iniziativa, sulla scorta di esperienze già in atto in altre città italiane. Una fondazione di partecipazione, ossia una via di mezzo tra le fondazioni e le associazioni, che metta insieme l’elemento patrimoniale con quello personale, aperto quindi alla partecipazione non solo dell’ente locale, chiamato a costituirla, ma anche di banche, associazioni sportive e singoli soggetti interessati ad apportarvi anche solo un contributo in termini di prestazioni.

In sostanza, un nuovo soggetto sportivo che diventi organo di autogoverno dello sport nel territorio, attraverso cui dare attuazione al principio di sussidiarietà, costituzionalmente  garantito.

Nell’attesa, è emersa comunque la necessità di ricostituire quanto prima la consulta comunale dello sport, archiviata da questa amministrazione.

In conclusione, quella di ieri è stata  solo l’apertura di un cantiere destinato a continuare la sua attività  nei prossimi mesi per realizzare il sogno che è in ogni sportivo e che era ben sintetizzato nella frase di Mohammed Alì che campeggiava sullo schermo al centro della sala: “I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità”.

Il Comitato per Gaetano Prencipe Sindaco

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