RIBADIAMO la nostra solidarietà a Proce e faremo chiarezza su quanto è avvenuto, ma non si può essere certi che l’accaduto sia di stampo politico. Non
RIBADIAMO la nostra solidarietà a Proce e faremo chiarezza su quanto è avvenuto, ma non si può essere certi che l’accaduto sia di stampo politico. Non ammettiamo quello che è stato detto riguardo la nostra cittadina, che è stata dipinta come mafiosa, omertosa, violenta, intimidatoria, e, per di più, non permettiamo al sig. Proce di imputare tali accuse alla nostra parte politica. Queste sue parole potrebbero avere l’effetto di accendere ancor di più gli animi nel Paese”. Lo dice in una nota l’Amministrazione comunale di Zapponeta del sindaco Giovanni Riontino.
“Nella nostra ridente cittadina non c’è niente di tutto ciò. Questi sono episodi isolati sui quali sicuramente faremo chiarezza e faremo in modo che non avvengano più. Ma certo è che a Zapponeta non aiuta il comportamento di questi fantomatici della politica e finti paladini della giustizia che cercano di addossare le colpe addosso all’altro. Per fortuna siamo una piccola comunità e ci conosciamo l’un l’altro”.
“Perciò respingiamo al mittente anche tutte le accuse fatte dall’On. Michele Bordo. Il quale si dovrebbe preoccupare di più per la sua Manfredonia, dove continuamente assistiamo davvero ad episodi (…) di tutti i generi. Le cattiverie, gli sfregi e l’odio non appartengono certamente alla nostra parte politica. Noi conosciamo solamente pace e amore”.
“In quanto al nostro operato: ci siamo appena insediati, con un dissesto sulle spalle, e quindi con una situazione economica difficilissima, ma stiamo facendo passi da gigante per uscire il prima possibile da questo impasse. E ne stia certa l’opposizione, anche senza il loro aiuto, ci riusciremo”.
Redazione
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