Terre di confine: tra Oriente e Occidente” è una modalità nuova di viaggio culturale e anche di studio. L’idea iniziale è venuta dall’Assessorato alla
Terre di confine: tra Oriente e Occidente” è una modalità nuova di viaggio culturale e anche di studio. L’idea iniziale è venuta dall’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Manfredonia, ma poi il Liceo Classico “Aldo Moro” di Manfredonia e il Liceo Classico “Annibale Mariotti”di Perugia, e soprattutto gli alunni, hanno fatto da soli. Le classi provenienti da luoghi diversi del nostro paese si confronteranno su tematiche di grande rilevanza culturale, ma soprattutto studieranno insieme.
“Il Gargano è stata terra di confine, luogo di pellegrinaggio importante. Un’epigrafe, attribuita a Paolo Diacono, posta a Brescia sulla tomba della regina Ansa, moglie dell’ultimo re dei Longobardi, parla di una via sacra – dice l’Assessore alla Cultura, Paolo Cascavilla – che giungeva fino al Gargano e dell’aiuto e della protezione disposti dalla regina per i pellegrini fin dal secolo VIII. Il Gargano fu terra di frontiera e S. Michele fu luogo di incontro di uomini e donne di culture diverse, che provenivano da tutta l’Europa. Il territorio sipontino, attraversato dai pellegrini, si ripopolò intensamente dopo il Mille, anche perché molti di essi, stanchi per il lungo cammino o spinti da un forte sentimento religioso, fissarono in questi luoghi la loro dimora”.
“Si arrivava al santuario tramite la via Francigena che, proveniente dalle regioni settentrionali della Francia, attraversate le Alpi, percorreva la penisola italica – prosegue Cascavilla – conducendo le comitive di pellegrini francesi, tedeschi, inglesi e irlandesi alle mete religiose di Roma, del monte Gargano, dove si venerava S. Michele, e poi di S. Nicola e dei porti adriatici da dove ci si imbarcava per la Terra Santa. Quando si parla di via Francigena si intende una grande direzione di marcia, ma i percorsi veri di tappa in tappa erano disordinati e casuali; gli unici punti di riferimento erano chiese, ospedali, monasteri, cappelle, dove i pellegrini, che in determinati periodi dell’anno si presentavano come una immensa marea umana, potevano riposarsi, curarsi, pregare”.
I nuclei tematici studiati dalle classi dei due licei sono la via Francigena (Pellegrinaggio al Gargano, Viaggi verso l’Oriente); la struttura urbana nel Medioevo (le città dell’Umbria e del Gargano-Capitanata: Perugia, Todi, Spello, Assisi, Manfredonia, Monte S. Angelo, S. Matteo, Lucera, Castel del Monte); e infine la spiritualità del Medio Evo e le figure di Chiara e Francesco.
La metodologia di lavoro prevede lavoro di gruppo, relazioni di esperti, visite dirette nei luoghi. Gli studenti provenienti da Perugia visiteranno dal 3 al 7 aprile Manfredonia e la sua struttura urbana, Monte Sant’Angelo (Santuario di S. Michele, Rione Iunno), Pulsano, S. Matteo (Convento francescano e Biblioteca), S. Maria di Siponto e S. Leonardo di Siponto, Lucera e Castel del Monte. La sera sono previsti incontri all’Auditorium, al LUC o visita libera per la città. A ottobre sarà la volta gli studenti di Manfredonia, che saranno in Umbria per studiare e visitare la struttura urbana di Perugia, Todi, Spello e Assisi, i luoghi francescani e le strutture medievali di ospitalità.
“Oltre poi alla conoscenza dei luoghi e delle città – annota infine l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Antonella Varrecchia – è importante l’ospitalità diretta nelle famiglie, la nascita di nuove amicizie e relazioni. Una iniziativa che potrebbe continuare nel prossimo anno ed anche estendersi ad altre scuole”.
Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

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