Capitanata consumi in picchiata: -4,7%

Si registra in Capitanata la flessione maggiore dei consumi nelle province della Puglia: 4,7%. Il credito al consumo è poco sotto il miliardo di euro.

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Si registra in Capitanata la flessione maggiore dei consumi nelle province della Puglia: 4,7%. Il credito al consumo è poco sotto il miliardo di euro. Per la precisione 988 milioni, di cui 436 a carico delle banche e 552 a carico degli intermediari. Corrisponde al 13,% in Puglia. A livello regionale ammonta a oltre sette miliardi di euro il giro d’affari del “credito al consumo” in Puglia. Nonostante la contrazione della domanda, l’indebitamento delle famiglie resta ancora alto: 7 miliardi 259 milioni di euro.

Una cifra da capogiro, rilevata dal Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia, incrociando più fonti. Negli ultimi anni, l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto dei pugliesi che si sono indebitati sempre più, ricorrendo al “credito al consumo”, per comprare beni, come elettrodomestici o servizi (cosiddetto “credito finalizzato”) oppure per soddisfare esigenze personali, come un viaggio.

Analizzando gli importi erogati, tre miliardi 584 milioni di euro sono stati concessi dalle banche, mentre tre miliardi 674 milioni dagli intermediari finanziari. Da settembre 2011 a settembre 2012, in Puglia, il credito al consumo è comunque diminuito del 2,6%.

La flessione maggiore si registra in provincia di Foggia (-4,7%); segue Bari (-3,3%), mentre la minore riguarda Lecce (-0,5%) .Per il responsabile credito Artigianfidi Foggia, Antonio Capparelli, “bisogna ridurre le commissioni e i tassi di interesse applicati su queste tipologie di finanziamento, soprattutto, in questo momento di grave recessione”.

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