I minori ospiti di strutture di accoglienza e accolti in famiglie affidatarie

E’ stato approvato dal Coordinamento Istituzionale dei quattro Comuni dell'Ambito Territoriale il piano delle rette per l’ospitalità dei minori in str

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E’ stato approvato dal Coordinamento Istituzionale dei quattro Comuni dell’Ambito Territoriale il piano delle rette per l’ospitalità dei minori in strutture socio assistenziali per l’anno 2012. Sono 24 i minori ospitati in comunità: 19 di Manfredonia, 3 di Zapponeta e 1 di Mattinata. Per una somma complessiva di oltre 432.000€.
Nell’arco del triennio di durata del Piano Sociale di Zona, l’Ambito ha impegnato circa un milione e mezzo di euro. E’ un intervento rilevante a livello sociale ed economico. Il collocamento nelle strutture, disposto dalla Magistratura Minorile, incide fortemente a livello economico. Le rette giornaliere vanno da 60€ a 120€ al giorno e sono così alte perché le strutture sono specializzate nel recupero di minori che provengono da famiglie problematiche, dalle quali è necessario che siano allontanati. Spesso devono avere in organico figure specializzate che hanno il compito di operare proprio perché i minori possano trovare un ambiente che permetta di superare le difficoltà e i traumi vissuti.
“E’ un intervento – spiega l’Assessore Cascavilla – necessario e indispensabile, ma non può essere l’unica via per gestire l’allontanamento dal nucleo familiare originario. Accanto al collocamento in strutture comunitarie socioassistenziali è infatti necessario sviluppare l’affidamento in famiglie appositamente preparate e disponibili”.
Sono 15 le famiglie che ospitano minori (14 sono di Manfredonia e 1 di Mattinata) e spesso continuano a garantire loro l’ospitalità anche dopo il raggiungimento della maggiore età. Sono tutti affidamenti giudiziari: di essi 10 sono intrafamiliari (si tratta di parenti stretti: nonni, zii…) e 5 eterofamiliari, cioè senza alcun vincolo di sangue o parentela con i minori che accolgono.
La somma impegnata per l’anno 2012 è di oltre 58.000 Euro.
“L’affidamento, oltre a essere un intervento efficace – conclude Paolo Cascavilla – sulla lunga durata, è anche più economico. E nel futuro occorre dedicare maggiore risorse e impegno per il suo incremento. Infatti nell’Ufficio di Piano si sta lavorando a un unico regolamento dell’Ambito Territoriale sull’affido e ad un protocollo d’intesa con l’ASL per la costituzione di una equipe che dovrà avviare tutte le attività connesse alla formazione delle famiglie (delle quali si creerà un elenco delle disponibilità) e alla sensibilizzazione del territorio su tale fondamentale problema. Anche se è auspicabile, ma non purtroppo pensabile, una diminuzione dei minori che vivono situazioni difficili in contesti familiari problematici, ci si deve attrezzare per trovare soluzioni nuove, socialmente efficaci ed economicamente sostenibili; l’affido a famiglie preparate e disponibili è sicuramente un intervento che va sviluppato”.
Nel prossimo mese di settembre si aprirà a Manfredonia il Centro Famiglia, dove si lavorerà per la mediazione familiare e dove troveranno sede due equipe: la prima sull’affido e le adozioni e la seconda sull’abuso. Il Centro potrà ospitare anche associazioni attive in questo settore importante e fondamentale che agiranno in collaborazione con i Servizi Sociali.

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