Carcere di Foggia: detenuto aggredisce agente penitenziario con un calcio ai testicoli „

  Avrebbe sferrato un calcio ai testicoli di un agente penitenziario senza alcuna motivazione, probabilmente per un leggero ritardo nell'apert

ordine di carcerazione per 39enne ed arresto per pregiudicato 24enne
Violenze e abusi sulla fidanzata, filmata durante un rapporto: arrestato 22enne
Allarme prostituzione nel Foggiano: oltre 450 contatti lungo le strade dello sfruttamento

 

Avrebbe sferrato un calcio ai testicoli di un agente penitenziario senza alcuna motivazione, probabilmente per un leggero ritardo nell’apertura della cella. E’ quanto accaduto questa mattina nel reparto Sezione 1 ingresso-accoglienza del carcere di Foggia. 

Protagonista dell’accaduto R.D.P.H, 27enne ristretto per tentato omicidio, lesioni e minacce, da pochi giorni trasferito da Bari a Foggia per motivi disciplinari, “non nuovo a simili atti di intolleranza al regolamento e alla custodia” spiega Mimmo Mastrulli

L’assistente capo coordinatore è stato dapprima visitato in infermeria e poi trasferito al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti per gli accertamenti e le eventuali cure del caso.

Queste le dichiarazioni del segretario generale nazionale del Co.S.P.: “Solo pochi giorni fa avevamo lanciato il grido d’allarme per l’assenza totale di iniziative nel carcere dove non esiste ancora un titolare dirigente, ma neanche un vice”

E ancora, dichiara Mimmo Mastrulli: “La casa circondariale di Foggia rischia il tracollo in assenza di personale ormai insufficiente a garantire i servizi essenziali. In particolare le grosse carenze si riscontrano nella 5^ Unità Operativa dotata di 40 unità addette ai servizi di vigilanza del reparto che conteneva non meno di 200 reclusi. Allo stato attuale, nonostante la crescita della popolazione carceraria sfiora le 640 unità, si assiste ad una preoccupante riduzione delle risorse umane che non riescono a fronteggiare le esigenze di un reparto sovraffollato come quello dell’evento critico dove si contano circa 37 reclusi. A  fronte della carenza di personale di polizia penitenziaria, le direzioni insistono nella programmazione di turni giornalieri di 8 ore in violazione delle norme del contratto nazionale di lavoro, attraverso il ricorso al lavoro straordinario”.

COMMENTI

WORDPRESS: 0