Nicola Piovani sabato 18 maggio in concerto a Monte Sant’Angelo

Monte Sant’Angelo, 15 maggio 2019. “La vita è bella”, bella come Monte Sant’Angelo, bella come la Puglia. A 20 anni dal Premio Oscar al film capolavor

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Monte Sant’Angelo, 15 maggio 2019. “La vita è bella”, bella come Monte Sant’Angelo, bella come la Puglia. A 20 anni dal Premio Oscar al film capolavoro di Roberto Benigni, “La vita è bella”, il Maestro Nicola Piovani – autore di quella meravigliosa colonna sonora – si esibirà nella Città dei due Siti UNESCO, a Monte Sant’Angelo (Fg), per la chiusura della seconda edizione del Festival Michael (ore 20.30, Piazza Duca d’Aosta, ingresso gratuito). Il Sindaco, Pierpaolo d’Arienzo: “Un evento straordinario chiuderà un Festival internazionale”.

Dopo le anteprime dell’International Jazz Day e il concerto di Antonella Ruggiero, l’apertura con lo storico gemellaggio internazionale con Mont Saint-Michel e gli appuntamenti con la tradizione e la “Festa di San Michele di maggio”, la rete con Santiago di Compostella, la lettura-spettacolo con Enzo Decaro su Cecco del Caravaggio e la mostra “Le armi e il potere: l’Arcangelo longobardo” che dopo Torino approderà a Cuorgnè, la seconda edizione del Festival Michael si chiude sabato 18 maggio (era previsto per l’11 ma è stato spostato a causa di un’indisponibilità del Maestro) alle ore 20.30 in Piazza Duca d’Aosta a Monte Sant’Angelo con il concerto del Maestro Nicola Piovani.

“La musica è pericolosa – Concertato” è un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena – pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica. A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso di questi frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione.

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