RICCARDI SPENDE 42mila EURO PER IL PIANO DI RIENTRO

Pesanti e persistenti vuoti finanziari - società esterna - formare il personale comunale - lo sperpero continua - fin dove arrivano le responsabilità

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Pesanti e persistenti vuoti finanziari – società esterna – formare il personale comunale – lo sperpero continua – fin dove arrivano le responsabilità – continue dimissioni e sostituzioni – due nuove “uscite”>>

La giunta comunale ha stanziato la somma di oltre 42mila euro (42.322) per la redazione del Piano pluriennale di rientro, necessario per ripianare nel tempo, fino a una ventina di anni, i pesanti e persistenti vuoti finanziari del comune riscontrati e sanzionati dalla Corte dei Conti. Sicuri, come accertati dalla dirigente dell’ufficio ragioneria comunale, Maricarmen Distante, sono 35 milioni di euro, ma nella realtà si avvicinano alla cinquantina di milioni di euro, oltre cento miliardi delle vecchie lire.
La somma stanziata, ha spiegato il sindaco Riccardi, è impiegata per affidare, in forma diretta, alla società esterna “Cel Network srl” di Bergamo specializzata in sistemi informatici, il compito di supporto al comune e in particolare al gruppo di lavoro costituito dalla segretaria generale Giuliana Galantino e del quale è coordinatrice, che dovrà redigere il Pdr. Una somma appena sotto la soglia della trattativa diretta sul MePA ovvero il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, fa notare una nota dell’amministrazione comunale.
La Cel Network dovrà in buona sostanza, <formare il personale comunale del Servizio programmazione economica e finanziaria, Settore IV, per garantire la corretta gestione delle attività propedeutiche alla predisposizione del Piano di rientro>. Insomma dei tutor che dovranno guidarli nella elaborazione dei dati da inserire nel Piano quali, ad esempio, il riaccertamento dei residui attivi e passivi tra le spine nel fianco dei bilanci squilibrati riscontrati dai magistrati contabili; la quantificazione delle spese legali; l’accertamento del disavanzo da recuperare col Piano di rientro e dunque la redazione della relazione da allegare al Piano, e così via. Una attività che se svolta d’ufficio dai dirigenti comunali (non ne sono capaci?), poteva ben essere risparmiata, invece sarà aggiunta ai quei 50milioni di euro da ripianare. Insomma, .
<Anche se la predisposizione del Piano è un lavoro indubbiamente complesso – viene rilevato da più parti non solo politiche – rientra in ogni caso nelle competenze dei funzionari e dei dirigenti comunali ma che evidentemente hanno bisogno, come evidenzia il provvedimento adottato, di opportuni e sostanziali supporti operativi esterni che si aggiungono alla già lunga lista di consulenze extra. Il che riaccende il non mai sopito dilemma di stabilire fin dove arrivano le responsabilità degli amministratori politici e dei dirigenti comunali nelle lacune e nelle distorsioni evidenziate nei vari ambiti amministrativi>.
Un aspetto inquietante contrassegnato dalle continue dimissioni e sostituzioni di dirigenti e assessori nello specifico ma delicatissimo ambito economico e finanziario, tutto naturalmente per la regia del sindaco. Un vorticoso valzer penalizzante per l’intera città che si è “arricchito” di due nuove “uscite” non senza polemiche e accuse sulla conduzione del governo cittadino: Noemi Frattarolo dai servizi sociali un paio di mesi fa, e Innocenza Starace dalle attività produttive solo qualche giorno fa. Due assessorati nevralgici che sarà alquanto difficile coprire essenzialmente dal punto di vista operativo considerato che questa travagliata consiliatura è ormai agli sgoccioli finali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Michele Apollonio

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