Capodanno è un business: 3.276 le aziende pugliesi coinvolte

Bottiglie, frutta secca ed esotica, fuochi pirotecnici, giochi, piatti pronti e feste in discoteca: a volte non ci si pensa ma anche il Capodanno

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Bottiglie, frutta secca ed esotica, fuochi pirotecnici, giochi, piatti pronti e feste in discoteca: a volte non ci si pensa ma anche il Capodanno ha un importante risvolto economico che può pesare parecchio sul bilancio delle nostre regioni. Per esempio, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi (su dati del Registro Imprese al terzo trimestre 2018 e dati AIDA – Bureau van Dijk), sono 55 mila le imprese al lavoro in Italia nei settori legati ai consumi del passaggio al nuovo anno. La regione che ne vanta di più è la Campania (7.045), «tallonata» dalla Lombardia (6.963) e dal Lazio (6.508). Sempre al 30 settembre scorso, le imprese pugliesi sono 3.276 e quelle lucane sono, invece, 442. Le prime sono cresciute in un anno (la variazione è calcolata tra il 2018 e il 2017) del 3,2% e le seconde dell’1,8%.
Per la verità il «più» contraddistingue tutte le regioni (in Valle d’Aosta addirittura la variazione è del nove per cento in più), ad eccezione di Marche e in Molise (la contrazione è stata, rispettivamente, dell’1,8% e del 2,3 per cento).
Tra i prodotti, frutta secca e fuochi arrivano dalla Campania, vino spumante dalla Sicilia, lenticchie dal Piemonte mentre i ristoranti più diffusi sono in Lombardia.

Ma anche la Puglia si difende bene. Undici sono le aziende che si dedicano a «coltivazione di legumi da granella», 592 quelle che si occupano di «coltivazione di alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio», tredici le eccellenze delle «bollicine» e dei liquori, cioè che quelle dedite a «produzione di vino spumante e altri vini speciali», sedici quelle che si occupano di «fabbricazione di articoli esplosivi» (al quarto posto dopo la Campania, dove sono 67, la Sicilia, dove sono 31, e l’Abruzzo che ne conta venti), ben 316 quelle che si occupano di «commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati», mentre la «ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da sporto» può contare su un battaglione di 2.255 realtà, infine ci sono 73 tra «discoteche, sale da ballo e nightclub».

Numeri ovviamente più contenuti ma ugualmente importanti per l’economia regionale in Basilicata: una sola l’azienda che si dedica a «coltivazione di legumi da granella», 172 quelle che si occupano di «coltivazione di alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio», una si dedica alla «produzione di vino spumante e altri vini speciali», sette quelle che si occupano di «fabbricazione di articoli esplosivi», 43 quelle che si occupano di «commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati», quanto alla «ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da sporto» ci sono 206 aziende, infine ci sono 12 tra «discoteche, sale da ballo e nightclub».

A livello Paese, si tratta di attività che, in termini di consistenza della base imprenditoriale, crescono del 3,1% tra 2017 e 2018 a livello nazionale. Tra i principali settori legati al festeggiamento della notte di San Silvestro, al primo posto ci sono le attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, con oltre 36 mila esercizi commerciali nel Paese. Seguono oltre 11 mila imprese attive nella coltivazione di alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio, 4.615 negozi al dettaglio in cui acquistare giocattoli, circa 200 aziende in Italia che producono articoli esplosivi e 154 aziende di produzione di vino spumante e altri vini speciali.

Per quanto riguarda gli addetti, i settori legati al Capodanno danno lavoro complessivamente a 131 mila addetti in Italia, con un incremento dell’8,6% rispetto all’anno scorso. Dopo la Lombardia con 22.678 occupati (17,3% del totale), le regioni con più addetti sono l’Emilia-Romagna con 14.104 addetti (10,7%) e il Veneto (10,6%). Nell’ambito dei settori considerati, il maggior numero di occupati si riscontra nella ristorazione con produzione di cibi da asporto (91.764 occupati), a seguire discoteche, sale da ballo (16.000) e il commercio di giochi e giocattoli al dettaglio (12.212).

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