Duro colpo ai “montanari” e al clan Perna, sgominato traffico di cocaina per migliaia di euro. Tre arresti

A Mattinata, nella notte del 4 novembre scorso, il team di investigatori, denominato “Gruppo Gargano”, composto da agenti della Polizia di Stato del S

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A Mattinata, nella notte del 4 novembre scorso, il team di investigatori, denominato “Gruppo Gargano”, composto da agenti della Polizia di Stato del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Foggia e Bari e del Commissariato di P.S. di Manfredonia, coadiuvato da personale del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia settentrionale”, in esecuzione di ordinanza impositiva della misura della custodia cautelare in carcere, ha tratto in arresto Gaetano Renegaldomanfredoniano classe 1978; Claudio Iannoli, viestano classe 1976 e Raffaele Giorgio Prencipe, viestano classe 1984. I tre sono ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga con aggravante mafiosa.

Come noto, le attività di indagine avviate dal pool di investigatori della Polizia di Stato nell’area garganica, efficacemente coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno permesso di accertare l’esistenza nella città di Vieste di una consorteria criminale ex art. 74 D.P.R. 309/90 dedita al traffico di sostanze stupefacenti di differenti tipologie, capeggiata dal noto pregiudicato Girolamo Perna, ed impegnata in una forte contrapposizione armata con il gruppo rivale facente capo a Marco Raduano.

I consistenti e copiosi elementi probatori raccolti nel corso dell’intera indagine a carico degli esponenti della consorteria criminale hanno permesso di trarre in arresto lo scorso 21 agosto proprio Claudio Iannoli assieme al cugino Giovanni Iannoli, entrambi elementi di spicco al vertice dell’organizzazione criminale viestana, nei cui confronti la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari aveva emesso decreto di fermo di indiziato di delitto ex art. 384 c.p.p., nonchè in data 10 settembre 2018 altri 5 sodali della medesima compagine criminale, in esecuzione di un’ordinanza impositiva della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P., su richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Le attività investigative, condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di individuare nel manfredoniano, Renegaldo, soggetto ritenuto vicino al “clan dei Montanari”, guidato da Enzo Miucci in seguito alla lunga detenzione dei fratelli Li Bergolis, operante nel Comune di Monte Sant’Angelo, il fornitore di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina in favore della consorteria criminale viestana disarticolata con la presente indagine e riconducibile al più vasto schieramento capeggiato da Perna, certificando di fatto la saldatura tra i due gruppi criminali garganici.

I servizi di appostamento ed osservazione posti in essere dagli agenti del “Gruppo Gargano”, unitamente alle attività tecniche, hanno permesso di acclarare la fornitura da parte del manfredoniano di un ingente quantitativo di cocaina per un valore commerciale di oltre 70.000 euro.

Peraltro, a riscontro di tale fornitura, gli operatori della Polizia di Stato del “Gruppo Gargano” in data 24 agosto 2018, a seguito di lunghi ed ininterrotti servizi di osservazione nei comuni di Vieste e di Manfredonia, procedevano al sequestro a carico di Renegaldo della somma di denaro di 25mila euro, appena riscossa dal medesimo presso l’abitazione di Claudio Iannoli per il tramite di Prencipe, all’epoca ancora a piede libero.

Con il medesimo provvedimento, quindi, il G.I.P. presso il Tribunale di Bari, accogliendo in toto le richieste della Procura distrettuale, formulate sulla scorta degli inconfutabili elementi probatori raccolti dagli investigatori del “Gruppo Gargano”, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca della somma di denaro di euro 25.000 che Renegaldo aveva ottenuto dal gruppo criminale viestano quale acconto per la fornitura di oltre 2 chili di cocaina assicurata alla consorteria viestana a ridosso del Ferragosto e finalizzata a dare alla stessa una posizione egemone sul mercato viestano degli stupefacenti, occupando così il vuoto generato dagli arresti eseguiti proprio in quei giorni, sempre su mandato della D.D.A. di Bari, di esponenti dell’avversa consorteria criminale capeggiata da Marco Raduano.

Dopo un periodo di irreperibilità, caratterizzato anche da un viaggio all’estero, nella nottata del 4 novembre, a seguito di lunghi appostamenti e diversi servizi di osservazione protrattisi per diversi giorni, gli operatori della Polizia di Stato del “Gruppo Gargano” hanno individuato Renegaldo mentre faceva ritorno da Bratislava (Slovacchia). Il pregiudicato manfredoniano, nel tentativo di sfuggire ai servizi di Polizia in atto, è stato bloccato alle ore 04:00 sulla strada statale 89 mentre si stava recando, con un’auto presa a noleggio e guidata da un insospettabile cittadino originario di Monte Sant’Angelo, nel Comune di Mattinata dove aveva reperito un alloggio sicuro in grado di assicurargli una comoda latitanza.

Una volta assicurato alla giustizia Renegaldo, il medesimo provvedimento custodiale è stato poi eseguito, sempre dagli agenti della Polizia di Stato, con riguardo a Iannoli e Prencipe già tratti in arresto dal “Gruppo Gargano” gli scorsi 21 agosto e 10 settembre nell’ambito della medesima operazione di polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari – “Agosto di Fuoco”.

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