Picchia e rapina un’amica lasciandola a terra sanguinante, shock a Manfredonia. In manette 45enne

Nella serata di giovedì scorso, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto Michele Castri

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Nella serata di giovedì scorso, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto Michele Castrignano, 45enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti penali e di polizia, nella flagranza del reato di rapina aggravata, violenza privata e lesioni personali aggravate ai danni di una donna, manfredoniana, oltre che per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A seguito di una segnalazione pervenuta al numero telefonico di emergenza 112 da parte di alcuni automobilisti, che avevano riferito della presenza sulla strada di una donna semisvestita e in palese difficoltà, la Centrale Operativa del Comando di Compagnia aveva inviato una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile sulla S.P. 141, fuori dal centro abitato in direzione di Zapponeta. Giunti immediatamente sul posto, i carabinieri avevano subito trovato e soccorso la donna, in evidente stato di shock, che vagava con un braccio sanguinante e gli indumenti strappati, e che, una volta coperta e confortata, a fatica aveva riferito loro di essere stata poco prima aggredita e rapinata da Castrignano, persona da questa conosciuta e frequentata.

La donna aveva quindi raccontato che, a seguito di un diverbio avuto con Castrignano mentre si trovava a bordo della sua auto, aveva tentato di scenderne, ma che questi l’aveva brutalmente trattenuta, tirandola per i capelli e la maglietta, che era così rimasta strappata, finché, fermata l’auto sul ciglio della strada, l’aggressore non l’aveva scaraventata fuori dall’abitacolo e, raggiuntala fuori, aveva continuato a colpirla, strappandole la borsetta dalle mani, utilizzando addirittura una grossa pietra per farla desistere dal tentativo di riprendersela. Impossessatosi della borsa, Castrignano se ne era andato a bordo della propria auto, lasciandola riversa sull’asfalto.

I carabinieri, fatta intervenire un’autoambulanza che portasse la malcapitata al pronto soccorso, si erano quindi immediatamente messi alla ricerca di Castrignano, che veniva poco dopo intercettato a bordo della sua auto, ancora sulla SP 141. Intimatogli di fermarsi, visto che il ricercato non aveva alcuna intenzione di farlo, i Carabinieri si sono posti al suo inseguimento, durato fino ad una strada poderale prospiciente viale dei Pini, in località Siponto, dove i militari sono finalmente riusciti a raggiungerlo e a tagliargli la strada, traendo così in arresto Castrignano.

La successiva perquisizione, estesa anche all’abitazione dell’uomo, ha consentito di recuperare la borsa della donna, contenente i suoi documenti, gli effetti personali e tutto il denaro, oltre a 15 grammi di hashish, due bilancini di precisione e materiale da confezionamento e da taglio in dosi di stupefacente, tra cui mannitolo, sostanza questa notoriamente usata nel “taglio” della cocaina, nonché la somma di 850 euro circa, ritenuta essere il provento dell’illecita attività di spaccio di stupefacenti posta in essere dall’uomo, il quale non risulta svolgere alcuna lecita attività lavorativa. Tutto posto sotto sequestro.

Al termine degli atti inerenti il suo arresto, Castrignano è stato condotto al carcere di Foggia, secondo le disposizioni del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, in attesa della convalida del suo arresto. La vittima è potuta così tornare in possesso dei suoi averi.

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