“LUNGHE LISTE D’ATTESA E TECNOLOGIA AL PALO IN PUGLIA”

“Sarebbe interessante poter avere conferma degli elementi significativi che spingono i cittadini pugliesi a recarsi in altre Regioni per accedere alle

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“Sarebbe interessante poter avere conferma degli elementi significativi che spingono i cittadini pugliesi a recarsi in altre Regioni per accedere alle cure. Sintomatico è il dato del costo della mobilità passiva, che sfiora quello di circa 3 mila assunzioni di medici o di due grandi ospedali. Perché uno dei motivi più frequenti dei ‘viaggi della speranza’ è quello delle lunghe attese per accedere alle nostre prestazioni,  così come è necessario migliorare la qualità dell’assistenza nella diagnostica ma anche nel follow-up”. Così il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, ed il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta. “Quello che manca alle nostre strutture, -aggiungono- dove il personale è stressato per i turni impossibili e massacranti, è la fase di accoglienza pre-ricovero, come è stato segnalato dagli stessi medici in recenti audizioni in III Commissione. I Cup sono visibilmente ingolfati e arretrati nella organizzazione, con sistemi informatici differenti e non dialoganti. E ancora: segreterie, accoglienza  e puntualità non in linea con gli standard di efficienza. Perché la qualità dell’assistenza che offriamo si basa in larga misura sul livello professionale di medici e infermieri che, da noi, raggiunge uno standard assolutamente elevato. Non c’è più quel ricorso alla sanità extra regionale per ragioni qualitative. Tuttavia, la scarsità di macchinari, di tecnologie avanzate e di tempi troppo lunghi per ricevere le cure spingono i cittadini a recarsi altrove. Con il peso per le finanze regionali reso  noto oggi dalla stampa e che dovrebbe far riflettere chi vuole ulteriormente ridurre i servizi e le strutture. Sulle liste d’attesa, tuttavia, -concludono Marmo e Gatta- il centrosinistra naviga nel buio e ancora oggi non registriamo interventi strutturali per contenere il fenomeno”.

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