Narcos tra Gargano e Albania, pesanti condanne ai trafficanti di droga. Gli sbarchi a Baia San Felice (Vieste)

Condanne tra i 10 anni e 10 mesi e i 2 anni e 4 mesi di reclusione agli otto uomini dell’organizzazione criminale italo-albanese di trafficanti di ma

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Condanne tra i 10 anni e 10 mesi e i 2 anni e 4 mesi di reclusione agli otto uomini dell’organizzazione criminale italo-albanese di trafficanti di marijuana. Queste le sentenze emesse dal gup del Tribunale di Bari, Rosa Anna Depalo per gli affari sgominati dagli investigatori sulla tratta Gargano-Albania.

Al termine del rito abbreviato (processo che prevede lo sconto di un terzo della pena), il giudice ha condannato i pregiudicati Gaetano De Vivo (nato a Manfredonia nel ’73) e Pasquale Maria (nato a Portici nel ’76), ritenuti tra i capi dell’organizzazione, rispettivamente alle pene di 10 anni e 10 mesi e 8 anni e 2 mesi di reclusione. 10 anni, invece, all’albanese Roland Lame (classe ’69), mentre 7 anni e 4 mesi al figlio Fabio (classe ’91). 4 anni di reclusione, inoltre, per un carrozziere di Manfredonia, Giuseppe Grieco (classe ’71), ritenuto il riparatore dei motori delle imbarcazioni utilizzate per il trasporto dello stupefacente.

È questo l’esito di “Coast to Coast”, operazione della squadra mobile di Foggia coordinata dalla DDA di Bari che nel febbraio 2017 portò all’arresto di 13 persone accusate di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al traffico di droga.

L’inchiesta rivelò, inoltre, che una nota spiaggia di Vieste, la Baia di San Felice,era utilizzata dal gruppo criminale per far sbarcare i natanti con i carichi di droga provenienti dall’Albania. Il custode di quella spiaggia e altre quattro persone, fra le quali il pluripregiudicato Libero Frattaruolo (classe ’63), figura apicale del clan Libergolis ritenuto al vertice dell’organizzazione di narcotrafficanti, sono attualmente a processo con il rito ordinario.

Secondo gli inquirenti, dietro l’operazione “Coast to Coast” potrebbero nascondersi alcuni dei conflitti tra i gruppi criminali della provincia di Foggiache negli ultimi mesi si starebbero dando battaglia per il controllo dei traffici di droga proprio tra Gargano e Albania.

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