Spiagge aperte tutto l'anno si aspetta la circolare regionale

È attesa per oggi, la fatidica circolare regionale che consentirà di conservare le strutture degli stabilimenti balneari. Se le notizie che trapelano

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Lettera aperta ai cittadini

È attesa per oggi, la fatidica circolare regionale che consentirà di conservare le strutture degli stabilimenti balneari. Se le notizie che trapelano dai Palazzi baresi sono esatte, la Regione esalta ancora una volta il ruolo dei Comuni, cui attribuisce la prerogativa di organizzare l’offerta turistica in virtù della conoscenza del territorio. Ciò,in continuità, va detto, con la pregressa circolare del settembre 2016, che già disciplinava l’iter per la revisione dell’autorizzazione paesaggistica; la quale, come più volte ribadito dalle Soprintendenze al paesaggio pugliesi, non può prescindere dall’istanza del concessionario interessato.

LA PREMESSA – Notizie positive, anche se l’attesa è stata forse più lunga di quanto sperasse una categoria di imprenditori alla ricerca di certezze, qual è quella dei concessionari demaniali, considerato che la circolare è stata preannunciata in un incontro svoltosi a Bari lo scorso 6 febbraio. Erano presenti rappresentanti di associazioni di categoria dei balneari, Soprintendenze, segretariato regionale del Ministero per i beni culturali e assessorati a turismo, urbanistica e demanio della Regione Puglia. Ciò perché la materia, per il contenuto e per i risvolti, è sicuramente trasversale a diverse competenze. Anche se probabilmente sarà l’assessore al demanio e patrimonio Raffaele Piemontese a sottoscriverla.

I PUNTI FERMI – In quell’occasione sono stati ribaditi alcuni punti fermi, che sicuramente troveranno conferma nella circolare: la facile amovibilità della struttura, il decoro che la stessa deve conservare anche nel periodo extra-balneare. È emerso anche, nei giorni successivi all’incontro barese e in relazione al protocollo d’intesa sottoscritto a Manfredonia, come la Soprintendenza attribuisse notevole importanza al contesto più o meno urbanizzato (in quel caso, lo è) del tratto di litorale su cui ricade il lido.

GLI AMBITI COSTIERI – Ma la circolare non trascura gli altri ambiti, che rappresentano la parte maggiore dei litorali pugliesi, su cui insistono gli stabilimenti balneari, che sovente ricadono in zone di protezione speciale, in aree protette, in siti d’interesse comunitario, su ambiti in cui la pressione antropica esiste e si avvale di strade e parcheggi, anche se non sono necessariamente o totalmente urbanizzati. D’altra parte, le zone da regolamentare sono proprio quelle in cui l’autorizzazione paesaggistica è stata fino ad ora stagionale.

IL RUOLO DEI COMUNI – Spetterà ai Comuni, quindi, istruire le pratiche e valutare il vero e proprio “piano di utilizzo” della struttura al di là della bella stagione che dovrà essere elaborato dai concessionari; i quali dovranno indicare le strutture da conservare in relazione alla funzione che dovranno assolvere. Non è per altro escluso che debbano indicare la ricaduta occupazionale della “mission” aziendale, magari con nome e cognome dei lavoratori, per dimostrare che si tratta di attività reale e non di facciata al solo scopo di non smontare le strutture. Tutto ciò è in linea con pregressi comunicati ed interventi che avevano ribadito l’obiettivo regionale di attuare la “vision” che è stata alla base del progetto “Puglia 365” anche mediante gli stabilimenti balneari.

LA REGIONE – Sul piano squisitamente politico, va detto che non è mancato il costante interesse del governatore Emiliano alla materia, tanto che il suo capo di gabinetto, Claudio Stefanazzi, sarebbe stato in prima linea nell’elaborazione della circolare, insieme con il dirigente del servizio demanio e patrimonio Giovanni Vitofrancesco. Non è l’unica indiscrezione che filtra dal Palazzo. Un’altra, è che non si esclude una modifica-integrazione della legge regionale 17 del 2015, così da evitare che vi siano spazi d’interpretazione soggettiva, rispetto, ad esempio, proprio all’articolo 8 che prevede il mantenimento delle strutture di facile amovibilità per l’intero anno solare. Infine – ma è forse più percezione che indiscrezione – sembra emergere l’obiettivo della Regione di recuperare buoni rapporti tra tutte le istituzioni in qualsiasi e diverso modo coinvolte nella vicenda-lidi. Un opportuno contributo alla serenità.

 

fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
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