Scomparsa Armiento, straziante lettera della madre ai killer: “Ammettete vostre colpe”

Nel giorno del compleanno di Francesco Armiento, ragazzo vittima di lupara bianca a Mattinata, sua mamma, la signora Luisa Lapomarda torna a scrivere

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Nel giorno del compleanno di Francesco Armiento, ragazzo vittima di lupara bianca a Mattinata, sua mamma, la signora Luisa Lapomarda torna a scrivere ai killer. Fin da subito la donna pensò al peggio per suo figlio, scomparso nel nulla il 27 giugno 2016. Tante le lettere, gli appelli, le interviste anche alle tv nazionali. Il suo grido di dolore non è bastato a riottenere almeno il corpo dell’amato Francesco.

Oggi ecco cosa scrive: “31 anni fa, il 17 febbraio, nascevi tu, Francesco. Pesavi 4 chili. Bellissimo, ora mi ritrovo senza di te, cercando di ricordare i momenti passati insieme. Eri dolce, sapevi farti amare da tutti noi per i tuoi modi gentili. Continuo a chiedermi cosa avrei potuto fare per non farti portare via da me, cosa non ho guardato nei tuoi occhi da figlio, dove ho potuto sbagliare. La tua assenza sempre più dolorosa mi lacera il cuore sempre di più. La mia rabbia continua a crescere verso chi ti ha rubato la vita. Manchi, manchi a tutti noi disperatamente. Aspetto il giorno della verità, quando chi ti ha ucciso paghi. Paghi fino all’ultimo giorno della sua miserabile vita. Si perchè chi uccide è solo un miserabile. Mi domando ma queste bestie hanno le madri? Queste mamme sono consapevoli di ciò che hanno messo al mondo? Della malavita che conducono i figli? Ogni mamma conosce il proprio figlio. Ne sono più che sicura. Cosa aspettate, che vengano uccisi? Io al vostro posto denuncerei, denunciate se li volete salvare. Ho sempre ripetuto al mio Francesco che semmai avessi scoperto che commetteva atti illegali, lo avrei denunciato senza pensarci, lo avrei fatto per il suo bene. Difendere un figlio delinquente equivale ad essere suo complice. E voi delinquenti che avete ucciso il mio Francesco continuate ancora a stare zitti? Siete il nulla del nulla, siete il marcio della società. Ricordatevi che chi uccide è solo un vigliacco. Costituitevi, ammettendo ciò che avete commesso”.

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