CRIMINALITÀ, L’ONOREVOLE LELLO DI GIOIA SCRIVE AL MINISTRO DELL’INTERNO

Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia – Per sapere – premesso che: Il 18 ottobre,il CSM ha approvato una risoluzione che analizza i

Il Garante dei minori per la Puglia: «Basta con le mascherine in classe»
Offerte di lavoro in provincia di Foggia: 104 profili professionali richiesti
Stretta sugli illeciti nel Parco del Gargano, c’è il ‘Piano operativo 2023’: in tre mesi, +60% sui controlli

Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia – Per sapere – premesso che:

  • Il 18 ottobre,il CSM ha approvato una risoluzione che analizza i fenomeni criminali delle province di Bari e di Foggia nonché la realtà esistente negli uffici giudiziari delle due province;
  • Tale esame si era reso indispensabile in seguito ai gravi atti di criminalità che avevano interessato l’area del Gargano;
  • In particolare l’esame si è concentrato sui fenomeni criminali che caratterizzano la provincia di Foggia, sia in merito alle specifiche di reatosia rispetto alle numerose associazioni criminali esistenti;
  • Le organizzazioni criminali ricavano i loro profitti da usura, estorsione, traffico di stupefacenti e di armi, rapine, ricettazione, riciclaggio, caporalato;
  • La criminalità è inoltre presentenei settori degli appalti pubblici, dell’edilizia e della tutela ambientale;
  • I dati sulla criminalità hanno fatto emergere che l’80% degli omicidi di mafia rimangono impuniti;
  • I gruppi criminali presenti sono numerosi e spesso in conflitto tra loro e dimostrano una ferocia inaudita nonché un controllo militare di tutto il territorio;
  • Dal 2007 non vi sono stati più pentiti e gli imprenditori e i commercianti sono talmente rassegnati a questo fenomeno che non ritengono più possibile affrancarsi dalla “protezione mafiosa”;
  • Ci troviamo di fronte ad una mafia che è riuscita ad infiltrarsi in tutte le principali attività economiche nonché nella pubblica amministrazione;
  • L’attività della magistratura e delle forze di polizia, sicuramente encomiabile, non riesce, per carenzestrutturali, a incidere profondamente su queste fattispecie di reati perché, pur colpendo numerosi esponenti dei clan, non è riuscita, ancora, a sradicare una criminalità profondamente radicata nel territorio;
  • La risoluzione mette in risalto molte criticità, in merito all’attività della magistratura, relative all’edilizia giudiziaria e agli organici dei magistrati e del personale amministrativo.
  • obsolescenza delle strutture, che rendono complessa la celebrazione dei processi, sia per la difficoltà di reperire aule adeguate alla celebrazione di maxiprocessi, sia per la vetustà degli immobili stessi;
  • Con riferimento agli organici, è emersa una strutturale carenza di magistrati, anche se si è messo in risalto che, in questo settore, si sono registrati miglioramenti grazie all’assegnazione delle sedi ai magistrati in tirocinio del D.M. 2017, che andranno a coprire molti dei posti vacanti; sono stati difatti assegnati 7 posti al Tribunale di Foggia, a Bari, invece, sono andati 2 posti al Tribunale e 4 alla sezione lavoro;

 

Al Ministro dell’interno

 

  1. Quali misure concrete, in termini di uomini e di mezzi, si intendano mettere in atto per contrastare il fenomeno mafioso che sta, in particolare nella provincia di Foggia, penalizzando ogni possibilità di rinascita civile e di ripresa economica.
  2. Se si intenda rafforzare e dare nuovo impulso al raccordo operativo tra la DIA, il DDA, le varie procure e le forze di polizia al fine di ristabilire la presenza dello Stato sul territorio per restituire la fiducia a tutti i cittadini e gli imprenditori che sono vittime del controllo e della violenza mafiosa.

 

Al Ministro della giustizia

  1. Pur apprezzando la decisione del Ministero della giustizia di finanziare l’avvio del Polo Giudiziario di Bari, cosa di intenda fare, in materia di edilizia ed efficienza giudiziaria, per la provincia di Foggia che risulta essere, oltrettutto, quella più colpita dalla criminalità organizzata.
  2. Se si intenda attivare il cosiddetto posticipato possesso, per garantire la contemporaneità fra trasferimenti in entrata e trasferimenti in uscita, così da limitare al massimo le scoperture.

 

Lello Di Gioia
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0