Droga, 100 milioni di euro sottratti alla mafia locale. Il sequestro è da record

Era destinato a più clan il quantitativo di droga intercettato al largo del Gargano. Stamattina in procura a Foggia, la Guardia di Finanza ha fornito

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Era destinato a più clan il quantitativo di droga intercettato al largo del Gargano. Stamattina in procura a Foggia, la Guardia di Finanza ha fornito i dettagli del blitz di ieri l’altro (tra i più rilevanti degli ultimi anni), anticipato da l’Immediato. Un motoryacht di 17 metri, battente bandiera statunitense, con a bordo tre scafisti albanesi, tutti arrestati (M.F. di 54 anni, V.E. 28 anni e M.E. di 26 anni), era carico di marijuana. Ben 4 tonnellate per un valore inizialmente stimato in 40 milioni di euro ma poi salito a 100 milioni visto l’elevato principio attivo riscontrato dalle analisi in laboratorio. Indagini sono in corso per individuare anche il proprietario dell’imbarcazione. Risultato vari passaggi di proprietà tra Albania e Montenegro. Inoltre si lavora all’identificazione dei clan locali interessati a tutta quella droga. Ogni pacco aveva un colore diverso, secondo i finanzieri per distinguere i vari clan-clienti. Si parla di un traffico imponente che secondo il sostituto procuratore, Francesca Pirrelli, mette in luce un business non di provincia. Anzi, secondo gli inquirenti il Gargano è ormai territorio leader nello smercio di marijuana visti i contatti con la malavita albanese. “Ma questo legame va spezzato – ha detto la Pirrelli -. Solo così potremo disturbare i clan”.

Gli assetti aeronavali della Guardia di Finanza, impegnati anche nell’operazione “TRITON 2017” dell’Agenzia FRONTEX, sono stati indirizzati verso l’obiettivo insospettiti per la rotta di navigazione tenuta dal natante e in particolare per la sua linea di galleggiamento molto bassa, segno di un carico atipico.

Alla vista delle unità della Guardia di Finanza, i trafficanti hanno tentato di darsi alla fuga verso il largo, nonostante l’alt intimato dagli uomini delle Fiamme Gialle a bordo di mezzi navali in forza al Gruppo Aeronavale di Taranto ed ai Reparti Operativi Aeronavali di Bari e Termoli.

Poco dopo, l’imbarcazione fuggitiva è stata fermata e abbordata al largo di Vieste. I finanzieri, saliti a bordo, hanno accertato la presenza di numerosi involucri tipicamente utilizzati per trasportare la marijuana ed hanno individuato i tre scafisti. Lo yacht è stato successivamente portato agli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Manfredonia e sottoposto a sequestro.

Gli scafisti arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. La marijuana sequestrata dai finanzieri, era confezionata in 185 colli di varie dimensioni, del peso complessivo di 3.992 kg. 

Sono in corso mirati approfondimenti investigativi a cura del Comando Provinciale di Foggia, al fine di individuare gli ulteriori componenti dell’organizzazione criminale. Attivata anche in questa circostanza la ormai stabile collaborazione operativa ed investigativa con le Autorità di polizia albanesi, tramite il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza aDurazzo.

La perfetta sinergia tra la componente aeronavale del Corpo, compresi gli assetti del Comando Operativo Aeronavale di Pomezia che coordina le operazioni Frontex in Italia, ed i Reparti operativi pugliesi, sta consentendo, grazie ai proficui rapporti di collaborazione esistenti con le Procure della Regione, di contrastare efficacemente i sodalizi criminali che gestiscono i traffici illeciti via mare.

Infatti, dall’inizio dell’anno 2017, sono circa 28 le tonnellate di marijuana trasportata via mare sequestrate, 35 gli scafisti arrestati e 20 i natanti sottratti alle organizzazioni criminali dalla Guardia di Finanza in Puglia; ben oltre le 22 tonnellate sequestrate, nell’intero anno 2016, sempre dalle Fiamme Gialle pugliesi.

Tale ultimo importante risultato conferma l’efficacia con cui il Corpo assolve alle sue funzioni esclusive di Forza di Polizia deputata alla “sicurezza del mare”.
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