Incendi in Puglia, in 3 mesi distrutti oltre 2700 ettari

Da maggio tre mesi di fiamme e una perdita netta di area boschiva oltre i 2700 ettari di territorio. Questo ci lascia in regalo un’estate che più afos

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Da maggio tre mesi di fiamme e una perdita netta di area boschiva oltre i 2700 ettari di territorio. Questo ci lascia in regalo un’estate che più afosa non si può, nella quale gli unico a sguazzare sono stati gli incendiari di Puglia, veri delinquenti ma solo da poco, quando finalmente anche le attività contro l’ambiente sono diventate oggetto del diritto penale. netta
Uno sfregio alla Puglia, quello degli incendi, che stavolta ha privilegiato la provincia di Foggia, capace da sola di perdere quasi duemila ettari sul totale. Uno sfregio ai polmoni più significatici dell’ecosistema pugliese, Gargano in testa.

È insomma sconsolante il quadro che emerge leggendo i dati raccolti dalla Commissione e europea e rielaborati da Legambiente .Meno male che l’attività di contestazione dei reati va a gonfie vele. Perchè di fronte a questi incendiari ci sono forze dell’ordine preparate come si evince dall rapporto Ecomafia 2017: in Puglia, nel 2016, accertate 373 infrazioni, pari all’8% del totale nazionale, elevate 25 denunce ed effettuati 4 sequestri, numeri in crescita rispetto all’anno precedente che hanno posto la Puglia al 6° posto della classifica degli incendi in Italia.

«Nell’anno in cui ricorre il decennale del devastante incendio di Peschici che ha mietuto danni e vittime tra i turisti nel Parco Nazionale del Gargano, e mentre le faggete vetuste della Foresta Umbra diventano Patrimonio Unesco, è preoccupante – commenta il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini – constatare il vertiginoso aumento degli incendi boschivi con cui la nostra regione sta facendo i conti. La quantità di ettari di boschi distrutti dai roghi, rappresenta un pesante affronto al grande patrimonio di natura e biodiversità della nostra regione. Visto – chiude tarantini – che gli incendi non sono solo legati alla variabile clima, ma dietro c’è anche la mano di piromani ed ecomafiosi, è importante potenziare i controlli sul territorio e, in particolare, le squadre di avvistamento e di spegnimento a terra degli incendi boschivi. È altrettanto fondamentale aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco per evitare speculazioni sulle aree incendiate».

La Gazzetta del Mezzoggiorno
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