Lotta alla mafia, ecco i rinforzi: 192 unità in arrivo. “Risposta Stato sarà durissima”

Arrivano i rinforzi. Questo in buona sostanza, il risultato del vertice di oggi in Prefettura con il ministro dell’Interno, Marco Minniti dopo la stra

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Arrivano i rinforzi. Questo in buona sostanza, il risultato del vertice di oggi in Prefettura con il ministro dell’Interno, Marco Minniti dopo la strage di ieri mattina a San Marco in Lamis. Circa un quarto d’ora di conferenza stampa per annunciare il potenziamento dei controlli in provincia di Foggia.

Prima, però, una breve analisi del fenomeno mafioso locale: “Le organizzazioni criminali di Capitanata e Gargano rappresentano un ‘ibrido’ perché tengono dentro due caratteristiche. Sono organizzazione chiuse, nelle quali mancano collaboratori di giustizia, e dall’aspetto gangsteristico. Sono infatti capaci di agire con dinamiche tipiche dell’efferatezza dei gangster. In grado di eliminare anche due cittadini inermi e innocenti. Davanti a questo atto la risposta dello Stato sarà durissima. Durissima – ha ribadito Minniti -. Questa provincia è piena di realtà turistiche importanti e noi dobbiamo garantire la tranquillità dei cittadini che vivono qui e di chi viene in vacanza. Altro aspetto, il traffico di droga tra Gargano e Albania. La provincia di Foggia è punto di connessione tra Italia e estero per lo smercio di stupefacenti”.

Misure da mettere in campo

Tre grandi filoni di intervento per arginare il malaffare. Filoni illustrati dal ministro anche ai sindaci, definiti “alleati fondamentali in questa battaglia di civiltà”. “Ma sarà importante anche la partecipazione della gente – ha evidenziato Minniti – chiamata a stare accanto allo Stato”. Ed ecco allora i provvedimenti disposti: “Primo livello di risposta alla mafia, il controllo del territorio. Dal 16 agosto in poi, ma una grande parte sarà operativa da stasera, in provincia di Foggia giungeranno 192 unità aggiuntive. Uno sforzo notevole. 192 unità operative dei reparti prevenzione crimine della Polizia, dei carabinieri e della Guardia di Finanza, col compito di saturare il territorio e sostenere le forze già presenti con una fermezza senza precedenti.Queste forze rimarranno qui il tempo necessario. Tra i 192 anche 24 unità del reparto “Cacciatori di Calabria”, reparto speciale dei carabinieri con compiti attivi e “aggressivi” sul territorio perché capaci di qualsiasi operazione. Per questo abbiamo anche stabilito a San Severo la sede del Reparto prevenzione crimine. Così la Puglia sarà insieme con la Calabria l’unica regione ad avere tre reparti”.

Politica locale e questore presenti all’incontro

Secondo aspetto: capacità investigativa. “Al controllo del territorio bisogna aggiungere la capacità investigativa. Saranno trasferite immediatamente nuove aliquote della Polizia di Stato. Ulteriori aliquote anche per rafforzare il Ros dei carabinieri e la Guardia di Finanza. Il tutto sotto il coordinamento della magistratura”.

Terzo aspetto: l’uso di moderne tecnologie. “Con il governatore Emiliano puntiamo a firmare al più presto un protocollo d’intesa per sperimentare in provincia di Foggia impianti di videosorveglianza come quelli in grado di leggere le targhe delle auto. E lavoreremo al meglio per utilizzare sistema satellitare e droni. Qui il top delle tecnologie presenti sul mercato in questo momento. Mettiamo in campo un progetto organico e strategico. Questo percorso ha oggi inizio. Il mio impegno è seguirlo passo dopo passo. Sarò a Foggia ogni due mesi per il punto della situazione. Mi auguro di poter contare sulla vostra pazienza e capacità di accoglienza”. Nessun accenno invece alla possibilità di istituire anche a Foggia una sezione distaccata della DDA. Durante il vertice l’argomento non è stato trattato.

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