Costituzione, riforma senato… di Pino Delle Noci

“Dietro ogni articolo della Costituzione voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perchè la verità e la giustizia potessere essere s

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“Dietro ogni articolo della Costituzione voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perchè la verità e la giustizia potessere essere scritte su questa carta” (Piero Calamandrei).

C’era una volta la Repubblica Italiana, quando i partiti facevano a gara per candidare, a camera e senato, personalità di alto spessore culturale e morale. Oggi, sotto il nome di partito, si celano lobby a cui non interessa la morale e la cultura ma solo subordinazione per realizzare interessi d’ogni genere; pena l’esclusione dai privilegi. Ne è la conferma il confuso e chiassoso parolaio televisivo, dove si afferma tutto e il contrario di tutto che disorienta i cittadini e invita a cambiare canale. Spettacolo indecoroso della politica italiana che alimentare disaffezione alla partecipazione e sfiducia nella classe politica.

Per non portare il cervello all’ammasso ho cercato di capire qualcosa sulla proposta di riforma costituzionale, cercando risposte ad alcuni interrogativi.

L’art. 58 della Costituzione Italiana recita: I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età. Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno“.

La Costituzione Italiana è stata scritta da menti eccelse di uomini e donne che hanno vissuto e sofferto le atrocità delle guerre, delle lacerazioni ideologiche e della tirannia. Forti di tali esperienze ci hanno lasciato in eredità una “CARTA” scritta con meticolosa attenzione; pensando a un sistema paese solidale e sussidiario nel quale viene garantita libertà, democrazia, uguaglianza e parità di diritti e doveri.

Se questo era il proposito dei padri costituenti, composto da studiosi/e, professori/esse, letterati/e, cittadini/e spinti dall’univoco desiderio di scongiurare guerre per garantire pace e prosperità alle future generazioni, perché l’art. 58 della costituzione è scritto in quel modo?

Mentre per eleggere i deputati è necessario avere 18 anni e 25 anni per essere eletto, al Senato può essere eletto solo chi ha superato i 40 anni; da elettori che hanno compiuto 25 anni. Ci sarà un motivo che giustifica la differenza.

La giustificazione trova valore nell’idea che un cittadino a 40 possa avere maturato conoscenze, cultura e capacità di valutazione tali da poter esprimere consigli e giudizi utili a modificare possibili errori prodotti nella formulazione delle leggi partorite dalla Camera.

Con la modifica costituzionale del Governo Renzi, targata Maria Elena Boschi, figlia di quel Pierluigi Boschi indagato per bancarotta fraudolenta per il fallimento di Banca Etruria, il senato viene svuotato delle sue funzioni e la legislazione viene affidata ad un solo uomo: il capo del Governo. Un po’ come il potere di Erdogan in Turchia. Il rischio di una deriva autoritaria nel nostro Bel Paese Italia è molto forte. Una preoccupazione che non è tanto bizzarra se si considera che la modifica alla costituzione è stata realizzata da un Presidente del Consiglio non eletto, con l’appoggio di un pidduista e un bancarottiere p3 e p4 eletti nello schieramento di opposizione.

Il nuovo senato voluto da Renzi, Boschi, pidduisti e bancarottiere p3 e p4 non elimina l’impunità dei nuovi senatori; essendo questi/e signori/e garantisti/e non è escluso che il senato possa diventare un rifugio per indagati e condannati.

Quale contributo possono garantire i nuovi senatori, cooptati dai partiti tra sindaci e consiglieri regionali, per la realizzazione di uno Stato solidale e sussidiario in un momento difficile come quello che l’Italia sta vivendo? Tutto questo avviene sotto gli occhi indifferenti e confuso dei cittadini italiani che quotidianamente vedono demolito lo stato sociale e assistono al pavoneggio del presidente del consiglio, sul piccolo schermo, nel propagandare un “SI COL TRUCCO”.

Ogni italiano dovrebbe fare una semplice considerazione: Può Verdini modificare la “Carta Costituzionale” scritta anche con il contributo di Pertini?

In Italia, negli ultimi tre anni, la corruzione è aumentata del 74%. 585 miliardi di euro, è il differenziale tra i costi della corruzione in Italia e i costi in Germania secondo il calcolo del professore di economia all’Univeristà di Bologna Lucio Picci:«Un ammontare che se fosse ridistribuito agli italiani, farebbe aumentare il loro reddito pro capite di 10.607 euro all’anno».

Questo è uno dei grandi problemi che affligge l’Italia, che interessa i cittadini e che dovrebbe essere l’impegno di un governo serio. Il Governo Renzi, per la modifica costituzionale, si fa scudo proprio di coloro che hanno prodotto i disastri che l’Italia sta vivendo. La sua vera intenzione è portare avanti una riforma costituzionale che utile solo ai “BLACROCK”: lobby europee e mondiali.

I BLACKROCK e il governo Renzi vogliono che gli italiani diventino i cinesi dell’Europa, privi di diritti e carichi di doveri per pagare un debito pubblico alimentato da privilegi e ignorando scientemente il sistema delle corruttele.

Se vince il SI di Renzi, per i cittadini di Manfredonia, il NO a Energas diventerà nullo perché ai popoli delle regioni e dei comuni sarà sottratta ogni possibile decisione nella gestione del territorio. Per questo, dopo il NO all’insediamento Energas ora bisogna lavorare per il No a una riforma Costituzionale utile solo ai poteri forti che vogliono soggiogare totalmente il Popolo Italiano.

Pino Delle Noci
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