“Il silenzio degli incendi” a Monte Sant'Angelo

Negli ultimi giorni vi sono stati due episodi incendiari nella nostra amata cittadina, precisamente il 28 ed il 30 di Ottobre, incendi che hanno coin

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Negli ultimi giorni vi sono stati due episodi incendiari nella nostra amata cittadina, precisamente il 28 ed il 30 di Ottobre, incendi che hanno coinvolto un’auto ed una matassa di cavo in fibra per lavori di cablaggio della città su cui esprimiamo con forza il dissenso e condanniamo il gesto vile in quando di sicuro risulteranno essere dolosi, su questi episodi il giornalista Nico Baratta ha scritto un articolo in parte condivisibile in parte meno di seguito il link:
http://www.ilgiornaledimonte.it/index.php/rubriche/cronaca/4645-a-monte-sant-angelo-bruciano-auto-e-cavi-e-nessuno-dice-niente

Il fatto che nella nostra amata cittadina vige il “silenzio assordante” della popolazione (per questi e ben altri episodi) ci sembra un dato di fatto inconfutabile e di cui condividiamo l’analisi del giornalista, ma questo silenzio dimostra ancora una volta che il popolo è annichilito e tende all’omertà.

Omertà dovuta ai silenzi complici, al silenzio di chi sa, ma non parla e non denuncia, anche questo è un comportamento mafioso in quanto il silenzio legittima certe pratiche malavitose specie quando si è a conoscenza di abusi e soprusi e non ci si adopera per ristabilire la legalità, oppure quando ci si raccomanda a qualcuno per ottenere un posto di lavoro pratica
diffusa nella nostra città, “noi di santi in paradiso non ne abbiamo, abbiamo solo diavoli all’inferno” e ne andiamo fieri, se non cambia la mentalità delle persone non cambierà mai nulla… “c’è chi dice non cambia niente se a cambiare non è la gente”…

Non temiamo di dire un pò le cose come stanno e usare termini pesanti come omertà, dove il clima che si respira in paese è ormai di rassegnazione, dove le nuove generazioni, ma anche le vecchie, sono costrette ad emigrare nella totale indifferenza, anche della politica, che dovrebbe tutelare il proprio patrimonio umano, perchè onestamente non vi sono prospettive culturali, lavorative e sociali, il clima di intimidazione generale è insopportabile, commissari o meno, e non è cambiato nulla in quanto alla criminalità organizzata e delinquenza locale non sono certo i commissari a fare la differenza visto che poi i comportamenti malavitosi in generale vengono legittimati e tollerati dal popolo con la convivenza e l’omertà.

Il popolo di Monte Sant’Angelo, in generale, risulta essere indifferente e omertoso, senza dubbi complice e colpevole del clima intimidatorio e senza attenuanti, preso atto che anche il “non fare” è un atto di complicità dove il “silenzio uccide” e l’indifferenza annulla la coscienza.

Per cui accogliamo l’appello di Nico Baratta per una riscossa sociale e politica della nostra amata città, che deve partire principalmente dalla società civile e dalla cittadinanza tutta, da ogni singolo cittadino nella vita quotidiana, noi faremo la nostra parte come sempre, chiediamo a tutti di essere vigili e segnalare ogni abuso e sopruso anche anonimamente in quanto è previsto anche dalla legge per evitare rappresaglie, perchè la città è nostra è non è cosa loro.
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ARCI Nuova Gestione – Monte Sant’Angelo
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