Pesca. Regione Puglia taglia budget per GAC”

Si attivi ogni strumento che consenta ai Gruppi di Azione Costiera (GAC) pugliesi di completare il proprio percorso di lavoro, scongiurando gli annun

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Si attivi ogni strumento che consenta ai Gruppi di Azione Costiera (GAC) pugliesi di completare il proprio percorso di lavoro, scongiurando gli annunciati tagli al budget causati dal disimpegno delle risorse comunitarie, conseguenza del mancato raggiungimento, da parte della Puglia, degli obiettivi previsti dal Fondo Europeo della Pesca (FEP)”. E’ l’appello della Rete dei Gruppi di Azione Costiera pugliesi (sei in tutto: “Adriatico Salentino”, “Lagune del Gargano”, “Gargano Mare”, “Mare degli ulivi”, “Jonico Salentino” e “Terre di Mare”), all’indomani dell’incontro del 12 gennaio 2015, con l’assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, i Dirigenti dell’Ufficio Pesca e le Associazioni regionali di settore.

della pesca che hanno bloccato totalmente l’attività di questi importanti organismi di promozione e sviluppo territoriale delle aree marittime”.

In una missiva, dunque, i sei Gruppi di Azione Costiera pugliesi hanno denunciato al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e all’Assessore Nardoni, nonché ai responsabili regionali e nazionali dell’attività di gestione del FEP 2007-2013, le criticità operative e gestionali che rischiano di rendere vani tutti gli sforzi di questi anni, in favore del territorio e degli operatori della pesca.

“L’attività dei Gruppi di Azione Costiera in Puglia è iniziata nel 2011, sin da subito a prezioso sostegno di un settore in fortissima crisi (si ricordi che quella pugliese è esperienza pilota in tutta Italia). Solo nel 2014, però, si è giunti, con forti ritardi, alla firma di una Convenzione definitiva e all’approvazione di più di 50 progetti nel luglio-agosto 2014. E, nel settembre 2014, invece, si è arrivati ai primi decreti di concessione, ad oggi non ancora completati, dei finanziamenti ammessi, inclusi quelli di alcuni progetti a titolarità, tra cui la cooperazione”.

Ai GAC pugliesi va il merito di aver messo in campo competenze e progettualità, in molti casi innovative, a favore dello sviluppo locale e del settore della pesca. Qualità riconosciute anche in sede europea: non è un caso che un progetto pugliese, unico in Italia, sia stato scelto come best practice dalla Commissione europea. Pertanto, conclude il Coordinamento, “la Regione si attivi perché non si rendano vani gli sforzi e i risultati raggiunti”.

Redazione
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