Sangalli Manfredonia, Bordo: uniti per evitare chiusura

  La crisi del gruppo Sangalli non può essere risolta con la delocalizzazione e la chiusura dello stabilimento. Bisogna fare ogni sforzo per consentir

Pnrr, Decaro: «Governo ha spostato 13 miliardi su 40 dei Comuni»
Covid in Puglia: 19 morti e 5.277 casi, positività al 18,3%
Corte dei Conti, relazione sull’Autorità portuale adriatico meridionale

  La crisi del gruppo Sangalli non può essere risolta con la delocalizzazione e la chiusura dello stabilimento. Bisogna fare ogni sforzo per consentire, dopo la so-spensione dell’attività dovuta al rifacimento del forno, la ripresa della produzione a Manfredonia”. È quanto afferma l’on. Michele Bordo (PD), presidente della Commissione Politiche UE della Camera, commentando l’esito del primo incontro tra la proprietà del gruppo industriale e i rappresentanti dei lavoratori. “Siamo tutti consapevoli – continua Bordo – delle perdite finanziarie dell’impianto, ma la cassa integrazione straordinaria chiesta per i lavoratori, che tra l’altro hanno già fatto molti sacrifici in questi anni, deve servire per realizzare gli interventi tecnici necessari alla ripresa dell’attività produttiva non per spostarla in altro luogo. E comunque ci vorrebbe un impegno forte dell’azienda a far ripartire gli impianti di Manfredonia una volta conclusa la fase della CIGS. I lavoratori e il territorio hanno bisogno di certezze per il futuro. D’altronde, la chiusura dello stabilimento, realizzato grazie anche al contributo pubblico del Contratto d’area, sarebbe un colpo durissimo per un territorio già fortemente provato dalla crisi economica ed occupazionale. Concordo, pertanto, con le organizzazioni sindacali sulla necessità di attivare im-mediatamente un tavolo con tutti gli attori istituzionali territoriali per favorire, com’è già accaduto in passato, il dialogo costruttivo tra le parti al fine di individuare una soluzione che salvaguardi la produzione e l’occupazione. Per quanto mi riguarda – conclude Bordo – sono da subito disponibile a fare la mia parte, coinvolgendo i Ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, per assicurare la massima attenzione su una vertenza che è  importantissima per il futuro del sistema produttivo di Manfredonia, della Capitanata e della Puglia”.

Redazione
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0