Veglia a S. Giovanni Rotondo

E' stata  dedicata in particolare ai cristiani perseguitati e uccisi in alcuni Paesi del mondo la veglia di preghiera, in ricordo del 'transitò al c

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E’ stata  dedicata in particolare ai cristiani perseguitati e uccisi in alcuni Paesi del mondo la veglia di preghiera, in ricordo del ‘transitò al cielo di Padre Pio da Pietrelcina, che si è tenuta ieri sera sul sagrato della chiesa a lui intitolata, a San Giovanni Rotondo, a 46 anni dalla morte del santo ‘con le stimmatè.

La veglia è iniziata  alle 22.30 e il simulacro di San Pio verrà portato sul sagrato, accompagnato dalle bandiere di quattro Paesi simbolo delle persecuzioni cristiane, ovvero Iraq, Siria, Nigeria e Burundi. In tutti i momenti di preghiera e nel corso della celebrazione eucaristica che inizierà poco dopo la mezzanotte, presieduta dal ministro generale dell’Ordine dei frati minori cappuccini, Mauro Johri, ci saranno espliciti riferimenti a queste tragedie. Altra novità è che alle liturgie più significative (la liturgia penitenziale delle 22.30 di  ieri sera  e le celebrazioni eucaristiche di mezzanotte e delle 11 di domani) potranno partecipare anche persone sorde grazie ad interpreti religiosi di lingua dei segni italiana.

Domani alle 11 la solenne concelebrazione eucaristica sarà presieduta dal cardinale George Pell, prefetto della segreteria per l’economia della Santa Sede e già arcivescovo metropolita di Sydney (Australia). La concelebrazione, anche questa solenne, delle 17.30 di domani sarà invece presieduta dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro. Già dalla tarda mattinata odierna il sagrato, in cui sono stati sistemati 6.000 posti a sedere, è affollato di pellegrini provenienti da tutto il mondo.


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