Cani randagi, “fermate gli avvelenatori-killer”

Da diverso tempo sto seguendo questo gruppo familiare di cani randagi. Due estati fa ne erano molti di piu (non so se adesso la restante parte vive, p

Immobili in Puglia: cala il prezzo di vendita a Foggia
1°anniversario della scomparsa di Padre Arcangelo

Da diverso tempo sto seguendo questo gruppo familiare di cani randagi. Due estati fa ne erano molti di piu (non so se adesso la restante parte vive, purtroppo, in canile), alcuni raccontano di incidenti stradali, altri di avvelenamento. Temo che la verità si nasconda dietro l’ultima ipotesi, dato che non è la prima volta che si verificano episodi di avvelenamento a Manfredonia.

Nella nostra città siamo abituati, a causa dell’ignoranza, a vederi i randagi solo ed esclusivamente come un pericolo, come un male da estirpare. Un randagio, se ben seguito dai vari ENTI od ORGANI competenti, non è portatore di pestilenze, e non trasmette virus a persone e/o altri cani. Un randagio, per le varie esperienze trascorse, non cercherà mai uno scontro con gli altri cani (salvo casi particolari) perchè in una rissa potrebbe uscirne ferito e di conseguenza impossibilitato a procurarsi del cibo, a fare movimento ed altro.

A differenza dei nostri cani, che vivono in casa e ricevono regolarmente la propria razione di cibo, nei randagi il cibo è molto limitato, soprattutto quando sono in gruppo. Il fattore limitante (LA FAME), quindi, influenza molto la vita dei randagi (in particolar modo quelli paurosi che escono solo di notte e si dividono avanzi nei pressi di bidoni della spazzatura o piccoli roditori). Proprio per questo non vedrete mai un cane randagio aggredire senza motivo un cane al guinzaglio. Nel corso della sua vita il randagio ha capito cosa DEVE e NON DEVE fare per continuare a vivere.

La struttura sociale è fondamentale, in ogni gruppo familiare è presente un Leader, una sentinella, un “sicario” (che soddisfa le richieste del leader), le tate e i cani saggi che agiscono per il bene del gruppo.

La funzione di questi cani randagi è proprio quella di difendere la zona altri randagi. Molto spesso purtroppo qualche deficente decide di avvelenare i cani o cmq farli “scomparire” perchè per alcuni sono “SCOMODI”. A prescindere dal fatto che chi uccide un animale potrebbe passare guai seri, dopo un paio di mesi si ripresenterà comunque un nuovo branco nello stesso territorio, non sapendo che tipologia di randagi potrebbero presentarsi. Altre persone chiamano direttamente i vigili e/o i canili per far accalappiare il randagio.

MEDIAMENTE un cane in canile costa ANNUALMENTE dai 1000€ ai 2000€ (M-E-D-I-A-M-E-N-T-E) e un branco di 10 cani randagi al COMUNE COSTA CIRCA 10.000,00€ – 20.000,00€ ALL’ANNO!! Se si tratta di un randagio un pò pauroso che se ne sta per fatti suoi, mangia e non chiede il contatto con le persone , magari è pure un pò bruttino o di taglia gigante, la sua adozione risulta difficile a causa del suo carattere…di conseguenza sarà un cane che avrà l’80% di probabilità che muoia in canile ( ricordo che la vita media di un cane va dai 10 ai 15 anni, e quindi un cane costerà al comune circa 100.000,00€ – 300.000,00€)…ne vale la pena?

Inoltre, voglio specificare una cosa: sono fermamente convinto che, se uno o piu cani randagi che sanno attraversare la strada, sanno procurarsi il cibo, e sono controllati dal punto di vista della salute, NON DEVONO ASSOLUTAMENTE FINIRE IN CANILE. Sono cani felici, molto piu felici dei cani che sono costretti a vivere in casa 24h su 24, dei cani che ricevono un educazione coercitiva, dei cani che “fanno i dispetti”, dei cani diventati aggressivi a causa dell’ignoranza umana, dei cani che escono per strada con tanto di giubbino con pellicciotto firmato, dei cani che sono costretti a riprodursi per allargare il portafoglio del loro proprietario, dei cani che ogni settimana vengono tolettati e cotonati (alcuni anche colorati), dei cani che vengono presi solamente per moda per poi rinchiuderli per 20 ore al giorno i box.

Un cane non ha bisogno soltanto di AMMOOOOOOREEE e CALORE UMANO….i bisogni di un cane sono molti altri. L’obiettivo non è riempire i canili! L’obiettivo è SVUOTARLI!!!! per il bene dei cani e per il bene dei cittadini!

(A cura di Giuseppe Fatone – Dog Trainer – Consulente Cinofilo)

 
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0