Rinnovo Camera Commercio, Simone: Damiano Gelsomino distratto

Rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio: sulle presunte incongruità del settore commercio, ipotizzate dal presidente di Confommercio Foggia Da

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Rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio: sulle presunte incongruità del settore commercio, ipotizzate dal presidente di Confommercio Foggia Damiano Gelsomino, interviene Carlo Simone, presidente provinciale di Confesercenti che afferma: «A Gelsomino sfugge che il calcolo per l’assegnazione dei seggi del settore commercio nel Consiglio della Camera di Commercio corrisponde ai dati certificati dall’INPS relativi agli iscritti del settore che pagano la quota associativa alle varie associazioni tramite l’Istituto». Poi il presidente Simone fa riferimento ai presunti sovradimensionamenti. «Il presidente di Confcommercio sa bene che non è Confesercenti ad essere sovradimensionata nella rappresentanza in seno al Consiglio Camerale. Volendo sarebbe interessante parlarne con dati di fatto».

 

A parere del Presidente di Confesercenti, «Gelsomino, se è convinto che possano esserci delle incogruità, accerti all’interno dell’Associazione che presiede e in quelle con cui si è apparentata, se i dimissionari – a scadenza del vincolo statutario – vengono eliminati dagli elenchi degli associati e se, considerate le migliaia di richieste di decreti ingiuntivi per il recupero delle quote associative, siano stati eliminati dagli elenchi presentati alla Camera di Commercio per la candidatura del rinnovo del Consiglio, i soci non in regola con il pagamento delle quote associative».

Poi un ovvio riferimento al numero delle aziende iscritte e allapavenatata necessità di convocare una riunioone “ad hoc” del Consiglio camerale. «Noi per evitare rischi – conclude Simone – nel settore commercio abbiamo preferito non apparentarci con nessuno e ci siamo presentati da soli. Abbiamo dichiarato oltre mille aziende in meno rispetto ai dati che determinarono la rappresentanza nella consigliatura precedente, in apparentamento con Confcommercio, in quanto le aziende non dichiarate non erano in regola con il versamento della quota associativa. Mi sembra pretestuoso pensare di convocare ora un Consiglio, scaduto, della Camera di Commercio per fissare le regole di partecipazione alle candidature al Consiglio Camerale a procedura conclusa e a conoscenza dei dati dichiarati e accertati, come da tutti condiviso, a campione dal responsabile della procedura».

Redazione 
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