Sentenza su mercato, sindaco: il Consiglio comunale è sovrano

Ognuno  resta libero di continuare a fare dietrologia spicciola, proclami, simil parvenze di buoni propositi e intenti che restano tali; se poi si sce

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Ognuno  resta libero di continuare a fare dietrologia spicciola, proclami, simil parvenze di buoni propositi e intenti che restano tali; se poi si sceglie di adire le vie legali è più corretto, serio e responsabile, attenersi a quanto è stato disposto da due differenti gradi di giudizio. Il Comune di Manfredonia non ha cercato e non cerca lo scontro con nessuno, si è piuttosto premurato di creare ed allestire al meglio una struttura mercatale che non trova tanti pari in giro per la regione, di offrire un supporto logistico per i commercianti al passo con i tempi e nel rispetto delle norme che regolano determinate attività, di permettere ai sempre numerosi (al di là delle chiacchiere) visitatori una piena fruizione dell’area”. Lo ha detto il sindaco di Manfredonia in seguito alla sentenza – depositata il 3 giugno 2013 – del Consiglio di Stato di Roma relativa al ricorso della Fiva+altri dopo lo spostamento del giorno di svolgimento del mercato settimanale di Manfredonia.

 

“‘Non è sostenibile che il Comune di Manfredonia – recita la sentenza – non si sia mosso nella salvaguardia dell’interesse pubblico dei consumatori locali, interessati anche a ricercare eventuali convenienze in paesi limitrofi in un naturale equilibrio dei prezzi’”. “Non solo, perché altrimenti si potrebbe dire che si è sbilanciati da un lato e si è penalizzato l’altro”. “I giudici aggiungono anche che l’interesse salvaguardato è ‘anche degli stessi venditori, non soffocati in periodi difficili come quello corrente, da un eccesso di offerta in contemporanea; si può affermare che si è salvaguardata così la presenza di un maggior numero di operatori commerciali ed anche la possibilità di convogliare la domanda locale in un maggiore arco di tempo e di occasioni‘”. Che altro si può aggiungere? Che le autorizzazioni per i posteggi sono rilasciate per il giorno di mercato e non per il mercoledì? Che la fase istruttoria svolta dal Comune è ineccepibile, stante l’acquisizione anche dei pareri delle associazioni di rappresentanza? “Servirebbe a poco, probabilmente, perché lo diciamo da tempo ed invano. Aggiungiamo soltanto che il Consiglio Comunale – chiude Riccardi – è sovrano, nell’osservanza delle leggi dello Stato, all’interno del proprio territorio di competenza perché rappresenta la cittadinanza tutta. Si ponga fine, dato il termine dei gradi di giudizio, ad atteggiamenti che sortiscono l’unico effetto di esacerbare gli animi”.

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