Per «oro rosso»agricoltori e lavoratori tutti scontenti

Un prezzo c’è, ma è riferito alle produzioni del Nord, quelle del quadrilatero padano: 86 euro la tonnellata. Due euro in più rispetto a un anno fa, m

Mar dei Caraibi avvistato squalo di 500 Anni di vita
Ordinanza sindacale: per “Manfredonia Festival” emissione suoni prolungata fino all’una di notte
La Previsione per Lunedì, 24 Dicembre

Un prezzo c’è, ma è riferito alle produzioni del Nord, quelle del quadrilatero padano: 86 euro la tonnellata. Due euro in più rispetto a un anno fa, ma gli agricoltori emiliani ne chidevano almeno il doppio «per non rimetterci anche quest’anno con i costi di produzione». Al Sud invece non c’è nemmeno un’idea di prezzo e quando parliamo di Sud ci riferiamo soprattutto alla Capitanata che resta (chissà per quanto, ancora) il bacino nazionale più importante con il 50% di prodotto raccolto. Qui il prezzo latita ormai da due anni, le trattative quest’anno non sono mai decollate fra industriali e agricoltori. 

Per cui se al Nord gli 86 euro, pur insufficienti (per gli agricoltori) costituiscono comunque un ordine di grandezza da cui partire, nel Foggiano siamo in presenza del solito rebus: molto dipenderà da quanto pomodoro verrà raccolto nei campi. Le stime effettuate sulle semine delle scorse settimane (le prime) suggeriscono che ci sarà un calo di superfici. Ma il pomodoro si semina anche a maggio e gli agricoltori sono fatti così: se intuiscono che in giro ci sarà poco prodotto, potrebbero lanciarsi sul mercato rinnegando le difficoltà e gli stenti denunciati nei mesi scorsi. Agricoltori e lavoratori sono costretti perciò a recitare la parte delle vittime, perchè entrambi denunciano di subire forme di sfruttamento. Ma se per gli agricoltori il rischio in un certo senso è calcolato (non sono obbligati a investire), per i lavoratori il progressivo calo dei prezzi fa crollare anche le tariffe, di per sè già basse, della manodopera.

COMMENTI

WORDPRESS: 0