La nostra vocazione non è petrolifera

La calda estate che ci stiamo lasciando alle spalle ci ha riservati una doccia fredda che non ha provocato né sollievo e né refrigerio, bensì preoccup

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La calda estate che ci stiamo lasciando alle spalle ci ha riservati una doccia fredda che non ha provocato né sollievo e né refrigerio, bensì preoccupazione ed una levata di scudi collettiva chiara ed inequivocabile. Il Ministero dell’Ambiente ha dato il proprio assenso alle prospezioni geosismiche richieste dalla società irlandese Petroceltic al largo delle Isole Tremiti. Una decisione che non è esagerato definire unilaterale, non fosse altro che il parere contrario espresso dalle Regioni Puglia e Molise non è stato preso affatto in considerazione.
Enti pubblici, associazioni e singoli cittadini si sono uniti e si stanno unendo per far sì che venga tenuto in debito conto il netto rifiuto che li accomuna. Sabato 6 ottobre prossimo si svolgerà proprio a Manfredonia la manifestazione nazionale organizzata dalle associazioni che si oppongono alle trivellazioni nell’Adriatico, evento che ha già ricevuto il pieno sostegno di Regione Puglia, Regione Molise, Provincia di Foggia, Parco del Gargano e del Comune di Manfredonia e di quello di Termoli. Sarà un momento forte e con una partecipazione di pubblico che si prospetta massiccia visto che sono annunciate rappresentanze dal Friuli, dal Veneto, dalle Marche e dall’Abruzzo.
“L’Amministrazione Comunale è espressione dell’intera comunità sipontina – spiega il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – e, interpretando e rappresentando il volere comune, si oppone con decisione a qualsivoglia attività che metterebbe a serio rischio la vocazione garganica al turismo intaccando il delicato equilibrio dell’ecosistema marino. E’ un autentico scempio quello che si vuole perpetrare e non possiamo, né vogliamo, esimerci dal combattere pacificamente perché venga rispettata la volontà popolare e perché non si venga a creare un precedente che nuocerebbe gravemente al nostro mare”.
Il Sindaco Riccardi parla a ragione di “precedenti” perché è piuttosto noto che esistono numerose altre richieste di prospezioni geosismiche che giacciono in attesa di ricevere l’eventuale autorizzazione dal Ministero. “A parte il fatto che, dalle informazioni in nostro possesso, il petrolio che potrebbe essere scovato nell’Adriatico sarebbe poco e di scarsa qualità, ma non esiste moneta che possa ripagare la collettività da una simile evenienza invasiva. Collettività di cui bisogna tenere conto perché ha espresso chiaramente la propria volontà incondizionatamente contraria”, argomenta il primo cittadino.
La bellezza della nostra Italia risiede molto nella straordinaria varietà dei paesaggi e nel suo meraviglioso mare, alcune delle esperienze fatte in passato dovrebbero portare tutti sia a miti consigli che ad una riflessione profonda sui problemi che progetti come quello che riguarda le Isole Tremiti arrecano all’ambiente. “Un rischio inaccettabile per l’ambiente, per l’economia e per il benessere delle comunità costiere adriatiche. Le bellezze naturali del nostro Paese – aggiunge il Sindaco Riccardi – attirano turisti da ogni dove ed invece di puntare su energie pulite, poco o niente affatto invasive, qui si vuole andare a cercare petrolio. Un’assurdità dinanzi alla quale non si può restare impassibili, una violenza al nostro territorio a cui è necessario rispondere compatti ed uniti”.
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