Tumori femminili, Gatta: per una mammografia si aspetta anche più di un anno

"Come sempre ai buoni propositi e alle promesse di questo Governo Regionale non seguono i fatti, specie se si tratta di sanità. Sul fronte della preve

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“Come sempre ai buoni propositi e alle promesse di questo Governo Regionale non seguono i fatti, specie se si tratta di sanità. Sul fronte della prevenzione dei tumori femminili, per esempio, il Piano regionale per la Prevenzione 2010 – 2012 di fatto non è ancora partito e una donna che vuole sottoporsi a mammografia è costretta ad aspettare anche più di un anno”. Lo denuncia in una interrogazione al presidente Vendola e all’assessore Attolini, il consigliere regionale foggiano del Pdl, Giandiego Gatta. “Il cancro della cervice uterina e della mammella – scrive Gatta – sono tra i principali tumori che colpiscono la popolazione femminile italiana. La incidenza di queste neoplasie può essere ridotta dalla attuazione di programmi di screening che possono da una parte consentire una diagnosi precoce del tumore ed una riduzione di interventi demolitivi, e dall’altra contribuire all’incremento delle guarigioni con innegabili benefici per il paziente e per la società. Il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso le Regioni, garantisce a tutte le donne tra i 45-50 anni e 69 anni (fascia d’età a maggior rischio) l’esecuzione di una mammografia gratuita ogni due anni. Nella Regione Puglia delle donne aventi diritto, solo il 3% circa per il cancro alla cervice, e il 6% circa per quello alla mammella, si sottopongono a screening. Chiediamo quindi al Governo Regionale se e come intenda intervenire per procedere alla maggiore fruizione degli screening oncologici previsti dal Piano regionale per la Prevenzione 2010/2012, visto che meno del 10% della popolazione femminile avente diritto viene sottoposta a screening, mentre si dichiara di voler giungere al 75 – 100% della popolazione femminile per il cancro della cervice e quello della mammella; come mai, ad oggi, il Piano regionale per la Prevenzione 2010/2012 non sia ancora esecutivo, sebbene pubblicato sul sito del “Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie”; quali siano i motivi per cui in alcune Province di questa Regione si può attendere oltre un anno per una mammografia; perchè dal 2007 al 2010 non siano stati disposti screening oncologici; perchè vengono riferiti consistenti ritardi nella comunicazione alle pazienti degli esiti degli esami e se non sia il caso che, ove tali esiti siano positivi, venga consegnata una copia dell’esame alla paziente”.
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