In vigore la patente a punti per la pesca

Dopo il decreto pubblicato in GU lo scorso 1 febbraio, è vigore la patente a punti per la pesca. A renderlo noto è Federpesca. IL DECRETO Di recente

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Dopo il decreto pubblicato in GU lo scorso 1 febbraio, è vigore la patente a punti per la pesca. A renderlo noto è Federpesca.
IL DECRETO

Di recente era stato lo stesso direttore di Fedepesca Giannini ad intervenire sulle problematiche relative alla patente a punti appena entrata in vigore.

Con il caro gasolio e l’applicazione dei regolamenti UE, la patente a punti ha rappresentato una delle principali problematiche alla base delle proteste dei pescatori. In particolare si fa riferimento agli obblighi derivanti dall’applicazione del Regolamento Ue sui controlli, che segue quello sulle Misure tecniche della pesca nel Mediterraneo. “Regolamenti che prevedono fra l’altro – aveva anticipato Giannini – l’istituzione della licenza di pesca a punti e l’installazione di un nuovo, ennesimo, apparato satellitare di controllo (precisamente il log book elettronico dopo la blue-box che già molte polemiche aveva sollevato in passato)”.

La “patente a punti” (ora in vigore) può portare alla sospensione della patente e allo stop forzato del peschereccio che non rispetta i quantitativi di catture assegnati nel quadro della propria licenza di pesca. In particolare proprio contro il nuovo sistema dei controlli (previsto dal regolamento 1224/2009) Federcoopesca ha presentato un ricorso al Tribunale di primo grado il cui esito è atteso per la prossima primavera. Alla base del ricorso sette motivazioni, dagli eccessivi oneri burocratici alle super sanzioni per le infrazioni, alla base del ricorso.

Diversamente dalla patente a punti delle auto i punti – per la pesca – non verranno sottratti per ogni infrazione commessa, ma al contrario assegnati fino a perdere la licenza con il raggiungimento di 90 punti, e con essa la possibilità di lavorare. Fra le infrazioni (12) previste dal nuovo sistema: la pesca di esemplari sottotaglia, che ‘vale’ 5 punti, il non rispetto della distanza minima dalla costa (6 punti) e l’utilizzo di reti o attrezzi non regolamentari (4 punti).

Seminario FEDERCOOPESCA: CHIESTO INTERVENTO MINISTERIALE. “Dobbiamo organizzare una conferenza nazionale sulla pesca, per trovare nuove soluzioni a vecchi problemi che fanno del comparto un settore ancora marginale e perennemente in crisi”. La Federcoopesca-Confcooperative ha organizzato per domani, 10 febbraio, a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione un’iniziativa di carattere seminariale, che coinvolgerà la Direzione generale della Pesca, sul tema dei controlli, nonché di tutte le tematiche connesse al Regolamento CE 1224/2009 e alle relative norme attuative. All’incontro prenderanno parte il Direttore della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura Francesco Saverio Abate, il gruppo dirigenziale della DG pesca e in rappresentanza delle Capitanerie di Porto Vittorio Giovannone.
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