Tarsu 2011

È urgente e necessario adeguare l’importo della Tarsu (Tassa Rifiuti Solidi Urbani).Per l’anno 2010 il costo del servizio, erogato dall’Ase, è stato d

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È urgente e necessario adeguare l’importo della Tarsu (Tassa Rifiuti Solidi Urbani).Per l’anno 2010 il costo del servizio, erogato dall’Ase, è stato di circa 7,2 milioni di euro, mentre le entrate della Tarsu solo di circa 5 milioni.La differenza negativa è di 2,2 milioni di euro.Questo disavanzo tra entrate e uscite è diventato un debito per il Comune.Siccome l’importo della Tarsu è rimasto invariato dal 1993, mentre i costi sono aumentati gradualmente, il Comune, a tutt’oggi, è indebitato nei confronti dell’Ase per circa 8 milioni di euro.La situazione è divenuta insostenibile, e il Comune non può continuare a dedicare così importanti risorse di bilancio per colmare la differenza, costretto a diminuire gli stanziamenti in favore di programmi e iniziative per la sicurezza e lo sviluppo economico, per gli interventi sociali e l’istruzione, per la manutenzione e la cura della città.Per questi motivi la Giunta propone al Consiglio Comunale l’esigenza di aumentare l’importo della Tarsu del 36% per le abitazioni: in sostanza, per 100 mq l’incremento annuo sarà di circa 73 euro.Maggiore è l’adeguamento per tutte le altre utenze.Le nuove tariffe restano, comunque, inferiori a quelle della media nazionale, avvicinandosi a quelle dei Comuni limitrofi.Mentre l’importo della Tarsu è rimasto invariato per diciotto anni, infatti, tutti i costi sono aumentati. Attualmente paghiamo 82,44 euro a tonnellata per lo smaltimento in discarica; 15 euro a tonnellata per l’ecotassa; l’Iva al 10 per cento.A questo bisogna aggiungere i costi di trasporto e quelli del personale necessario per raccogliere e smaltire circa 25.000 tonnellate all’anno di rifiuti urbaniIn questa situazione l’Amministrazione Comunale ha il dovere di tenere un comportamento lineare e trasparente: deve assicurare, per legge, il pareggio di bilancio tra entrate e uscite, adeguando leentrate all’aumento dei costi.Siamo costretti, pertanto, a procedere all’adeguamento dell’importo della Tarsu con decorrenza 2011, suddiviso in sei rate, per non trovarci nelle gravi condizioni di altri Comuni che corrono grandissimi rischi sia sul piano igienico-sanitario, sia sul piano finanziario.Per far fronte all’aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti è necessario accrescere la raccolta differenziata (obbligatoria per legge), che oggi a Manfredonia è di circa l’11%.E anche questo ha un costo: paghiamo alla Regione un’ecotassa di 15 euro per tonnellata. Se raggiungessimo una raccolta differenziata almeno del 40%, non solo non pagheremmo più l’ecotassa, ma otterremmo contributi dalla Regione. Ricaveremmo, inoltre, utili dalla vendita dei materiali riciclati e smaltiremmo meno quantitativi in discarica: questo sarebbe un ulteriore risparmio.Per questi motivi l’Amministrazione Comunale ha in programma di pervenire a un ‘Piano di raccolta integrata dei rifiuti’ e di passare dalla Tarsu alla Tariffa di Igiene Ambientale (Tia) nei tempi e nei modi possibili, necessari per contenere gli oneri a carico dei cittadini.

 

 
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